“Sono un marito e ho aperto gli occhi sull’enorme lavoro invisibile di mogli e madri”: la storia di Josh

Per anni Josh Fisher, marito e padre di mezza età, ha vissuto il suo matrimonio con molta serenità, credendo che introno a lui tutto andasse per il verso giusto. Con il passare del tempo, però Josh si è reso conto di aver sempre vissuto sentendosi il "protagonista" della coppia, ignorando tutto il carico invisibile di compiti e doveri che la moglie si sobbarcava sulle proprie spalle ogni giorno della settimana. Oggi, grazie a una sincera autoanalisi condivisa sui social, Fisher ha trovato il coraggio di ammettere i propri errori, dando inizio a una serie di video virali su TikTok chiamata "Chronicles of a Clueless Husband" ("Cronache di un marito senza indizi") nei quali condivide alcuni degli errori commessi così da "aiutare altri ragazzi a capirlo prima". La sua storia ha riaperto un dibattito importante: quanto pesa ancora oggi la disuguaglianza nei ruoli all’interno delle relazioni affettive?
Il marito "inconsapevole e la lista invisibile delle cose da fare
Seduto nella sua auto Fisher, alimenta la sua serie di video-sfoghi raccontando episodi del passato in cui si rende conto di aver inconsapevolmente lasciato alla moglie la gestione dell’intera vita familiare. Un esempio su tutti: alla vigilia di una vacanza, lei si occupava di lavatrici, pulizie e preparare le valigie per tutti, mentre lui si limitava a mettere in borsa qualche libro. "Pensavo: ‘Non devi fare tutto questo, è perché vuoi farlo tu‘" racconta con tono critico verso il se stesso di allora."Come potevo pensare che fosse normale?"
Il punto centrale del suo racconto è il concetto di carico mentale, ossia quell’insieme – spesso poco riconosciuto – di responsabilità che grava su chi gestisce casa, figli, impegni, senza che l'altro ne sia sempre consapevole. Con l’arrivo dei figli, spiega Fisher, la situazione non è senz'altero migliorata. Anzi, il suo comportamento si è fatto ancora più passivo, alimentato anche dall’esempio paterno: "Mio padre faceva lo stesso. Ma ho capito che dovevo disimparare quel modello".
L'elogio del cambiamento e il valore dell’autocritica
Fisher è stato però anche molto apprezzato per il suo coraggio nel mettersi in discussione. In tanti gli hanno riconosciuto il merito di aver preso consapevolezza e di volersi migliorare. "Ci vuole coraggio per ammettere i propri errori" si legge tra i commenti, mentre altre donne si sono ritrovate nel racconto di Fisher, spiegando di sentirsi spesso sopraffatte e incomprese, come se il loro impegno fosse qualcosa di logico e naturale, e non il frutto di impegno e sacrifici. L'esperienza di Fisher sembra aver acceso una luce su quanto le dinamiche di coppia siano ancora influenzate da retaggi culturali duri a morire, mostrando però che cambiare è possibile, a patto di saper ascoltare e riconoscere i propri limiti.