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Quando togliere il ciuccio ai bambini? Il sondaggio che guida i genitori tra miti, rischi e strategie creative

Quella di dire addio al ciuccio e all’abitudine di succhiarsi il pollice è una delle prime sfide che mamme e papà si trovano ad affrontare negli intensi anni dell’età prescolare. Secondo un sondaggio del C.S. Mott Children’s Hospital, simili abitudini sono infatti tra le più radicate tra i bambini piccoli, anche se gli esperti consigliano d’iniziare ridurre l’abitudine già dopo i 6 mesi e a eliminarla prima dei 4 anni per evitare problemi a denti, difetti di pronuncia e rischi di infezioni.
A cura di Niccolò De Rosa
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È un gesto automatico, che compare nei primi mesi di vita e spesso accompagna i bimbi ben oltre il loro primo compleanno: succhiare il pollice o tenere stretto il ciuccio è uno dei modi più semplici e immediati che i piccoli hanno per calmarsi. Ma a un certo punto questo riflesso, prezioso nei primi anni, può trasformarsi in un’abitudine difficile da abbandonare. Comprendere quando e come intervenire – senza drammi né forzature – è stato l’obiettivo di un recente sondaggio condotto dal C.S. Mott Children’s Hospital dell’Università del Michigan, che ha intervistato 820 genitori americani per indagare paure, strategie e tempi ideali dello “svezzamento” da ciuccio e pollice.

Un gesto che rassicura

L'indagine ha rivelato che la metà dei bimbi utilizzava il ciuccio e uno su quattro ricorreva spesso al pollice per tranquillizzarsi o favorire l'addormentamento. "Sono tecniche di autoconforto comuni che aiutano ad addormentarsi o a gestire i momenti di frustrazione", ha spiegato la pediatra Susan Woolford, tra le principali curatrici dell’indagine. In genere il comportamento cala spontaneamente tra i due e i quattro anni, via via che il bambino trova altri modi per fronteggiare tensione, noia o stanchezza.

bimba con il ciuccio

Perché è meglio non aspettare troppo

La maggioranza dei genitori intervistati vorrebbe archiviare il ciuccio prima dei due anni, mentre sul pollice il consenso è più sfumato. I dubbi riguardano soprattutto le conseguenze sulla bocca. Secondo il dentista pediatrico Sarat Thikkurissy, intervistato dalla CNN, continuare a utilizzare il ciuccio o perpetrare la suzione del pollice oltre i quattro anni aumenta il rischio che gli incisivi superiori si spingano in avanti, con possibili ricadute sulla respirazione e l'aumento di probabilità di sviluppare difetti di pronuncia. In alcuni casi particolari, il pediatra può anche consigliare di anticipare lo stop se l’abitudine è associata a otiti ricorrenti o altre infezioni del canale orale o uditivo.

Il momento giusto

Per quanto i genitori siano sempre alla ricerca di risposte certe, non esiste un limite d'età universale raggiunto il quale i bimbi smettono di mettersi il pollice (o il ciuccio) in bocca. Molto dipende da quanto spesso, a lungo e con quanta intensità il bambino succhia. Normalmente gli esperti suggeriscono di iniziare a ridurre l'utilizzo di ciucci e tettarelle già a partire dai 6 mesi d'età.

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"Il ciuccio e il succhiarsi il pollice possono salvare la vita riducendo il rischio di SIDS (la sindrome della morte in culla, NDR) ma il loro uso dovrebbe essere di breve durata, poiché i benefici di queste tecniche di auto-consolazione diminuiscono con la crescita dei bambini" ha dichiarato Woolford. Se però l'abitudine si protrae fino ai due o anche ai tre anni, non bisogna preoccuparsi troppo, a patto di provare ridurre progressivamente almeno l'utilizzo del ciuccio, così da non incentivare il mantenimento di questa abitudine. Oltre i quattro anni, invece, è utile capire se dietro a tale resistenza si nascondono dolore cronico, ritardi di sviluppo o fattori ambientali stressanti.

Come si dice addio al ciuccio e al pollice?

Secondo le risposte raccolte dagli autori del sondaggio, mamme e papà sono soliti sbizzarrirsi nella scelta delle strategie per far sì che i figli smettano di cercare il ciuccio, dalle trattative per "requisire" l'oggetto in cambio di un piccolo regalo, alle molteplici favole infarcite di metafore per spiegare ai bimbi quanto si sia diventati grandi.

bimbo con il ciuccio

Sul pollice, invece, prevalgono gesti semplici – spostare delicatamente la mano, ricordare con calma di non succhiare. "Serve accompagnare il bambino a scoprire altre modalità di consolazione", sottolinea Woolford. Una coperta morbida o un peluche possono diventare degni sostituti, purché il piccolo sia incoraggiato e venga lodato ogni volta che li sceglie.

Woolford ha anche aggiunto che per alcuni bambini potrebbero anche essere in grado di sopportare un taglio netto, magari ricorrendo ad espedienti come la "fatina del ciuccio" o, se il bimbo si mostra sufficientemente ricettivo, provando a spiegare razionalmente la necessità di non usare più certi oggetti: "Quando i bimbi crescono, i genitori dovrebbero incoraggiarli a fare meno affidamento sul ciuccio e sul succhiarsi il pollice per trovare conforto e a sviluppare altre strategie per auto-consolarsi". E niente paura se per i primi tempi ci saranno delle ricadute: errori e regressioni sono tappe fondamentali per il percorso di crescita di tutti i bambini.

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