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 “Non gioco al parco con i miei figli e ho una valida ragione”: l’opinione della mamma che fa discutere

Una mamma americana ha scatenato il dibattito online dopo aver postato un video in cui, seduta su una panchina con un caffè, osserva i figli giocare al parco senza intervenire. Il motivo? “I bambini devono imparare ad essere autonomi e a divertirsi da soli”.
A cura di Niccolò De Rosa
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Una panchina, un caffè e tre bambini che si divertono al parco senza la supervisione costante della mamma. È bastato un breve video postato su Instagram per scatenare un acceso dibattito sulla genitorialità contemporanea. Amanda, una madre americana di tre figli, ha scelto di mostrare un momento di pausa: mentre i suoi figli giocano liberi tra scivoli e altalene, lei si concede un momento di tranquillità. Nessuna colpa, nessun rimorso. Solo una parola di risposta a chi invita i genitori a buttarsi nella sabbia con i figli: "No". E così, tra applausi e critiche, il suo video è diventato il nuovo terreno di scontro tra modelli educativi contrapposti.

Libertà o disinteresse? Il video che divide i genitori

Come spiegato dal New York Post, il video di Amanda è nato come risposta diretta a un altro reel in cui si invitavano i genitori a essere più presenti fisicamente nel gioco dei figli. Ma lei ha voluto ribaltare la prospettiva: non è una questione di assenza, bensì di autonomia. "Non dico di non giocare mai con i figli, ma è giusto anche non essere l’adulto che scala il parco giochi", ha scritto nella didascalia del suo post. Per Amanda, il parco è un luogo dove i bambini possono sperimentare libertà, socializzare, esplorare — senza l’ombra costante di un adulto. Ma non è affatto l'unica a pensarla così.

Molti genitori si sono riconosciuti nella posizione di Amanda. Alcune madri hanno commentato che trascorrono l’intera giornata a giocare con i figli e vedono il parco come l’unico momento in cui i bambini possono relazionarsi tra pari. "Lasciateli annoiare, lasciateli inventare. Il genitore non è il loro giullare di corte", ha scritto un’utente. Anche alcuni educatori hanno appoggiato l’approccio, sottolineando che i bambini hanno bisogno di coltivare la propria creatività in autonomia, senza un adulto che gli dica cosa fare per giocare o passare il tempi.

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I rischi dell’assenza totale

Tuttavia, non sono mancate le critiche. Alcuni commentatori hanno evidenziato i pericoli legati a un’eccessiva distrazione da parte degli adulti. Non si tratta, dicono, di giocare con i figli, ma almeno di osservarli. "Non sopporto i genitori che restano incollati al telefono mentre i loro figli mettono a soqquadro il parco o si comportano male", ha scritto qualcuno. Anche la sicurezza è stata citata come priorità: le strutture dei parchi non sono prive di rischi e serve un occhio vigile per prevenire cadute o litigi.

Come spesso accade quando si parla di educazione, la verità potrebbe però stare nel mezzo. Come sottolineato dal sito americano Parents, dedicato alla genitorialità, madri e padri hanno infatti tutto il diritto di scegliere come vivere il tempo al parco con i propri figli: c’è chi lo considera un momento per rafforzare il legame giocando insieme, e chi lo vive come un’occasione per favorire l’indipendenza dei bambini. Non esiste un unico modo giusto di essere genitori. Ma esiste, forse, un modo consapevole di esserlo, nel rispetto dei bisogni di crescita dei figli — e anche di quelli, non meno importanti, degli adulti.

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