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Madre fa gestire i soldi di casa alla figlia di 10 anni per due settimane: “È stata una lezione per tutti”

Per insegnare alla figlia il valore del denaro, una madre australiana ha deciso di affidarle 750 dollari da gestire per due settimane. A soli 10 anni, la piccola ha fatto la spesa, pianificato gli acquisti, fatto qualche regalo e imparato cosa significa amministrare un budget familiare. Un esperimento educativo che ha sorpreso e arricchito l’intera famiglia.
A cura di Niccolò De Rosa
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Immagine di repertorio
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Quando Erena, madre single australiana residente a Brisbane, ha deciso di consegnare 750 dollari in contanti alla sua figlia di appena dieci anni, l’ha fatto con un misto di ansia e determinazione. L’idea, nata una sera mentre guardava un programma televisivo dove i ragazzi gestiscono il bilancio familiare per un mese, sembrava tanto folle quanto illuminante. Per la donna, che vive con un reddito modesto e controlla ogni spesa, cedere il controllo di una cifra così importante – esclusi affitto e bollette – rappresentava un rischio calcolato. Ma anche un’opportunità per insegnare alla sua bambina una preziosa lezione sul valore denaro e sull'importanza di assumersi le proprie responsabilità.

L'incredibile esperimento è stato raccontato dalla stessa Erena al sito Kidspot, dedicato alla genitorialià. "All'inizio ero spaventata, ma oggi non mi sono pentita. Mia figlia mi ha davvero sorpreso. È stata una grande lezione per tutti".

Un portafoglio per crescere

Erena ha spiegato di aver voluto sperimentare questa prova di vita quando la figlia maggiore, Rangi, andava ancora alle elementari. L'intento era educarla "sul campo" a una gestione finanziaria accorta, e la bambina aveva accolto con entusiasmo la proposta.  Le regole erano semplici: quei soldi dovevano coprire due settimane di spese familiari, ma sarebbe stata Rangi a decidere quando e come spenderli.

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"Ti consiglio di pensare al cibo, alla benzina per l’auto e al materiale scolastico", le aveva suggerito Erena, ricordandole come non ci fosse alcun piano di riserva. Finiti quei 750 dollari, la famiglia non avrebbe avuto altre risorse fino alla seconda metà del mese. Rangi, con una serietà che aveva sorpreso anche la stessa madre, aveva quindi risposto che avrebbe senz'altro ascoltato simili consigli, riservandosi però il diritto di prendere le decisioni finale. Portare con sé il portafoglio, ha spiegato Erena, le aveva davvero infuso un forte senso di responsabilità, facendola sentire grande.

Scelte discutibili ma significative

Il primo "provvedimento" della nuove piccola amministratrice è stato un regalo per la sorellina: un set da tiro con l’arco. Un gesto che ha commosso Erena, stupita dal fatto che Rangi avesse pensato prima agli altri che a se stessa. Ma se da un lato la generosità dimostrata rappresentava un elemento incoraggiante, le successive scelte in fatto di acquisti alimentari avevano palesato tutta l’inesperienza dettata dalla giovane età. Il carrello della spesa settimanale si era infatti riempito di bibite ghiacciate del fast food, pasti preconfezionati, pollo fritto e tanto pane. "Ha comprato un po’ di frutta, ma ha risparmiato proprio sul cibo", ha racconta la madre divertita. Eppure, nonostante le decisioni poco bilanciate, Rangi ha saputo anche pianificare, riservando fondi per attività ricreative – come una giornata in un percorso ninja – e per la benzina dell’auto.

La lezione dietro l’esperimento

Per Erena, osservare le figlie divertirsi con i soldi in mano ha fatto emergere un’importante riflessione: "Si erano convinte che tutto quello che spendevo fosse destinato a cose noiose", ha spiegato. Questo esperimento ha però contribuito a mostrarle quanto spazio ci fosse, anche quando si tratta di far quadrare i bilanci, per il gioco e la leggerezza. Così, mentre Rangi imparava a pianificare e gestire, la madre comprendeva l’importanza di non lasciarsi schiacciare dalla routine.

Per rendere l’esperienza ancora più concreta, Erena ha persino messo in scena una giornata da "figlia affamata", seguendo Rangi per casa e ripetendo: "Ho fame", proprio come faceva lei quando il frigo sembrava vuoto. Un modo per farle capire il peso reale di certe scelte. Nel frattempo, la sorellina, come ogni “cliente” esigente, chiedeva scarpe nuove, giochi e uscite al ristorante.

Una prova che ha lasciato il segno

Dopo dieci giorni, con pochi dollari rimasti, Rangi ha subito restituito il portafoglio. "Sono stanca di gestire i soldi", aveva ammesso, ma con la consapevolezza di aver imparato qualcosa di importante: quando il denaro va distribuito tra più persone, ogni decisione pesa come un macigno. L'esperimento però sembra aver dato i suoi frutti. Oggi, a 15 anni, Rangi ha un lavoro part-time in una farmacia e un conto in banca tutto suo. E la madre, orgogliosa, ha rifiutato di avere accesso al suo denaro. "Ho detto al consulente che non ne avevo bisogno. Lei è pronta".

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