La violenza verbale fa male ai bambini, tanto quanto le sculacciate: gli effetti psicologici delle minacce

Non solo le sculacciate sono da rimuovere dai metodi educativi che si utilizzano con i bambini, ad essere a tutti gli effetti una forma di violenza nei loro confronti sono anche le parole cattive. "Sei stupido!", "Sbagli sempre" non lasciano lividi sulla pelle o le cinque dita di una sberla, ma incidono violentemente sulla psiche del piccolo, convincendolo di non valere nulla e non meritare amore.
Quali sono le frasi da non dire mai ai bambini
Come spiega uno studio realizzato dalla Fondazione CESVI nel 2024, con violenza verbale si intende insultare, criticare e minacciare i bambini, realizzando su di loro quello che a tutti gli effetti può essere definito abuso psicologico o emotivo. Questa forma di maltrattamento a livello globale, secondo l'OMS, è anche la più diffusa sui minori, con un 36.1% di loro che la subiscono quotidianamente. Dallo studio si evince che, non essendo caratterizzato da percosse, ormai comunemente ritenute un metodo violento e per nulla educativo, gli adulti utilizzano con più probabilità questo metodo con i bambini, ignari delle conseguenze sulla loro salute mentale. "In realtà ha sui bambini ricadute paragonabili agli effetti degli abusi sessuali o della violenza domestica assistita" scrivono dallo studio. Come riporta l'Huffpost, l'organizzazione benefica Words Matter, volta a proteggere i piccoli da questa forma di violenza, che molti genitori o adulti scambiano per educazione, dopo aver chiesto a 1000 minori quali fossero le parole più violente che gli adulti di riferimento avessero mai indirizzato loro la top five è stata la seguente:
- Sei inutile
- Sei uno stupido
- Sbagli sempre
- Non vali nulla
- Mi fai vergognare
"Si tratta di parole gravissime che possono nuocere al benessere e allo sviluppo dei bimbi, lasciando in loro cicatrici psicologiche profonde che durano per tutta la vita" ha spiegato alla testata lo psichiatra infantile Andrea Danese.
Cosa provoca nei bambini essere cresciuti a suon di insulti
Frasi offensive e minacce portano i bambini, come si legge dal report diffuso da CESVI, a vivere momenti di profonda tristezza, ad affrontare la vita con molta insicurezza, a manifestare forme di depressione, ansia e scarsa fiducia in se stessi. I bimbi potrebbero poi sentirsi davvero umiliati da quelle parole e preferire dunque isolarsi in casa o a scuola, sia per la paura che quelle parole si ripetano che per un forte senso di imbarazzo. "Altri possibili effetti potrebbero essere la comparsa di disturbi alimentari, la sindrome da stress post-traumatico, l'abuso di sostanze, l'autolesionismo e comportamento suicida" conclude lo studio. Secondo il professore di neuroscienze Eamon McCrory, che ne parla all'Huffpost, l'abuso verbale può portare i bambini a modificare la percezione che hanno di loro stessi e dunque a comportarsi nella vita adulta in maniera del tutto insicura, convinti realmente di non valere nulla. Il professore ricorda come in uno studio sia risultato evidente che i minori che subiscono delle violenze psicologiche e verbali abbiano dei veri e propri cambiamenti nella materia grigia del loro cervello.
Quali sono le parole da usare nell'educazione dei figli
I figli dunque, secondo il report di Words Matter, avrebbero bisogno di incoraggiamento e amore, anche nelle parole dei propri genitori, figure di riferimento per loro, in grado di plasmare la loro autostima fin dalla nascita. Essere genitori gentili non significa tuttavia evitare di dare dei limiti ai piccoli, i "no" sono fondamentali per la loro educazione, ma vanno sempre spiegati, non imposti con grida, urla e insulti. Le parole che nell'educazione dei minori non dovrebbero mancare mai sono dunque:
- Sono fiero di te
- So che puoi farcela
- Mi fido di te
- Sono qui per te, qualsiasi cosa accada
- Commettere errori è normale, ci rende umani e ci permette di imparare qualcosa.