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La storia di Bobby, ragazzo autistico diventato indipendente grazie a una casetta: “Gli ha cambiato la vita”

Un video virale mostra Bobby, 21 anni e autistico, mentre attraversa il cortile per prendere del ghiaccio. Dietro quella scena semplice, la rinascita di una famiglia: grazie a una tiny house costruita nel giardino, Bobby ha trovato autonomia e serenità, e i suoi genitori un nuovo equilibrio. La loro storia sta ispirando migliaia di famiglie online.
A cura di Niccolò De Rosa
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Un video di soli 14 secondi, pubblicato su TikTok, mostra un giovane mentre attraversa un cortile per prendere del ghiaccio dalla cucina dei genitori. Una scena semplice, persino banale, che nasconde però una storia profonda di sfide familiari, resilienza e rinascita. Protagonista è Bobby, ventunenne con una grave forma di autismo caratterizzata, oltre che da un'importante disabilità intellettiva, da un disturbo ossessivo-compulsivo e frequenti crisi epilettiche. Quel breve cammino tra due porte è diventato il simbolo di un nuovo equilibrio familiare, raggiunto grazie a una scelta innovativa: costruire una tiny house solo per lui, nel giardino di casa.

Dalla crisi alla svolta

Per la famiglia Smith, originaria del West Virginia, la quotidianità era sempre stata complessa ma gestibile. Tutto era però cambiato in peggio con la pandemia da Covid-19. La chiusura delle scuole e l’interruzione delle routine avevano infatti esasperato le difficoltà legate al disturbo ossessivo-compulsivo di Bobby. I rituali quotidiani – dal risveglio alla cena serale – si erano fatti più intensi e concitati, fino a occupare ogni momento della giornata. Il clima in casa è era diventato sempre più teso, e i genitori avevano cominciato a valutare opzioni drastiche, come il ricovero in una struttura residenziale. Una prospettiva dolorosa, per Cheri, la madre, che non voleva accettare un destino simile né per il figlio né per la loro famiglia.

Il cambiamento grazie alla tiny house

Una mattina, osservando il cortile dal salotto, è però arrivata un’intuizione capace di cambiare le carte in tavola. "Ho chiesto a Bob se potevamo mettere una tiny house (una casetta indipendente di dimensioni ridotte ma dotata di tutto il necessario, ndr) o un camper nel giardino. Mi ha risposto di sì", ha ricorda Cheri. Dopo aver tracciato l'area con la vernice spray e consultato diversi costruttori, hanno trovato chi potesse realizzare una dependance su misura per Bobby. In un’ora avevano già il progetto in mano. In meno di un mese, la piccola casa era pronta e nell'agosto dello scorso anno Bobby ha dormito per la prima volta in uno spazio tutto suo.

I risultati sono stati immediati e sorprendenti. Entusiasta nella nuova vita da persona autonoma, Bobby ha iniziato a sperimentare nuovi cibi, passando da una dieta limitata a pasti vari ed equilibrati. Ma soprattutto, i comportamenti problematici legati alla sua condizione si sono ridotti drasticamente. "Sono nove mesi che vive nella tiny house e non ha avuto crisi", ha raccontato la madre alla rivista Newsweek. La vicinanza fisica, ma con spazi separati, ha offerto alla famiglia il respiro di cui aveva bisogno, senza spezzare il legame affettivo.

Condividere per ispirare

Colpiti dalla trasformazione, gli Smith hanno deciso di raccontare la loro esperienza sui social, aprendo un profilo dedicato a Bobby e alla sua quotidianità su tutti i principali social network. Il breve video virale in cui Bobby cammina verso casa è stato visto e apprezzato da migliaia di utenti. "Il video significa molto più di quello che sembra. Per noi, è la normalità che finalmente torna a essere possibile", ha spiegato Cheri. Momenti semplici, come gustarsi un caffè in silenzio, erano un ricordo lontano. Oggi sono realtà.

Come sottolineato dagli stessi genitori, la soluzione adottata dagli Smith non può essere presa come un modello universale, ma rappresenta un esempio concreto di come si possano immaginare percorsi di autonomia rispettando i bisogni specifici delle persone neurodivergenti. Il successo del loro racconto ha fatto nascere una rete di condivisione e speranza. "Sapere che così tante famiglie hanno potuto trarre ispirazione dal nostro cammino è un onore", hanno dichiarato, felici e orgogliosi cel loro Bobby, capace di conquistarsi passo dopo passo, un importante pezzetto di libertà.

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