I sorprendenti benefici (e rischi) di correre con il passeggino: le nuove scoperte sullo sport dei neo-genitori

Correre con il passeggino è diventata una pratica sempre più diffusa tra i genitori che voglionotenersi in forma senza rinunciare al tempo con i figli. Spingere le carrozzine lungo strade, marciapiedi o sentieri in mezzo alla natura non è però solo una questione di forza o resistenza, poiché la particolare "meccanica" dell'esercizio cambia il modo di muoversi, di appoggiare i piedi e persino di distribuire il peso del corpo. Uno studio condotto da un team della Penn State Berks (Pennsylvania), ha analizzato per la prima volta come la corsa con passeggino modifichi le forze che agiscono sul corpo, rivelando un sorprendente equilibrio tra vantaggi e potenziali rischi.
La ricerca, pubblicata a fine settembre sulla rivista PLOS One, ha infatti mostrato come la corsa con il passeggino, nonostante il maggiore sforzo richiesto, abbia il vantaggio di ridurre significativamente i "colpi" subito dal corpo ad ogni passo, con un conseguente beneficio per tutti quei dolori da sovraccarico che al termine di una seduta di running possono interessare i muscoli delle gambe, i piedi e e le articolazioni.
Un nuovo sguardo sulla corsa dei genitori
Lo studio è stato guidato da Allison Altman Singles, professoressa associata di chinesiologia e ingegneria meccanica, insieme a Joseph Mahoney e Benjamin Infantolino, nello stesso ateneo. L'obiettivo era capire se spingere un passeggino influisse sui principali fattori biomeccanici legati agli infortuni da sovraccarico, come la periostite tibiale, le fratture da stress o la la fascite plantare (l'infiammazione alla pianta del piede). Trentotto corridori abituali, privi di infortuni, sono stati quindi analizzati mentre correvano con e senza passeggino sopra una pedana sensorizzata capace di misurare l'impatto di ogni passo.
I risultati hanno evidenziato che la corsa con passeggino riduce le forze di impatto verticale (ossia gli scossoni assorbiti dal corpo causati dai continui balzi sul terreno) fino al 17 per cento in meno per ogni passo, ma aumenta le forze torsionali, cioè la "rotazione" del piede sul terreno, in alcuni casi anche di quattro volte. "Quando corriamo spingendo un passeggino, parte del nostro peso si trasferisce alle ruote attraverso le mani sul manubrio", ha spiegato Altman Singles. "Questo riduce l'impatto sulle gambe e può diminuire il rischio di infortuni da sovraccarico".

Meno impatto, ma più torsione
La riduzione dell'impatto verticale è considerata una buona notizia: minori forze di carico significano infatti meno stress su ginocchia e articolazioni, e di conseguenza un rischio più basso di lesioni legate alla ripetizione del gesto. Tuttavia, il rovescio della medaglia è rappresentato dall'aumento della torsione a livello plantare. Normalmente, durante la corsa, le braccia e il busto ruotano per bilanciare i movimenti delle gambe. Ma quando si tengono entrambe le mani sul manubrio, questa naturale rotazione è limitata. Il corpo compensa generando più sollecitazioni di tipo rotatorio sotto i piedi, necessarie anche per mantenere la direzione del passeggino.
Secondo i ricercatori, però, questa maggiore torsione non è un fattore di rischio altrettanto consolidato quanto l'impatto verticale – che invece può causare fastidiose infiammazioni, problemi articolari e aumentare il rischio di infortuni – ma potrebbe comunque contribuire a stressare la parte inferiore della gamba. "Ciò non significa che correre con il passeggino sia pericoloso", precisa la docente. "Anzi, in molti casi la riduzione dell'impatto rende la corsa più sicura. Si tratta solo di un equilibrio diverso".
La biomeccanica dietro il gesto
Per comprendere meglio questo "scambio biomeccanico", il team ha utilizzato tecniche di motion capture ad alta velocità, le stesse impiegate nei film e nei videogiochi per catturare il movimento umano. Le analisi hanno confermato anche altri adattamenti: i corridori tendono a piegarsi in avanti di circa sei gradi in più rispetto alla corsa normale e ad allungare leggermente il passo. Un'inclinazione moderata del busto è generalmente consigliata, tuttavia un'eccessiva proiezione in avanti sposta il baricentro e può modificare l'allineamento delle gambe, aumentando potenzialmente il rischio di affaticamento o dolore muscolare.

Come correre in sicurezza con il passeggino
Nonostante le possibili controindicazioni, per molti genitori la corsa con il passeggino resta un modo efficace e piacevole per mantenersi attivi. Gli autori dello studio sottolineano che la chiave sta nella consapevolezza del movimento e nella scelta di un'attrezzatura adeguata. Adottare alcuni accorgimenti può poi ridurre ulteriormente i rischi. Il primo suggerimento degli esperti è infatti quello di curare la postura: evitare di sporgersi troppo in avanti e mantenere le spalle rilassate. Un passo leggermente più corto e un ritmo costante aiutano a controllare meglio il movimento. Anche il passeggino ha la sua importanza: un modello leggero, con manubrio regolabile, può prevenire posture scorrette. Se il manubrio è troppo basso, infatti, il corpo tenderà automaticamente a inclinarsi in avanti. Infine, scegliere superfici piane e regolari per le corse può ridurre gli sforzi torsionali, almeno nelle prime uscite.
I ricercatori stanno ora approfondendo come il terreno o diversi stili di spinta — per esempio usare una mano sola o la tecnica "spingi e rincorri"— influenzino la biomeccanica della corsa. In futuro, potrebbero essere sviluppati passeggini con design specifici per i runner, capaci di minimizzare torsioni e sforzi eccessivi.