Georgia, la bimba che ha lottato perché anche le femmine avessero le tasche nei pantaloni della divisa scolastica

Si chiama Georgia, ha otto anni e ha già imparato a lottare per i suoi diritti. Siamo ad Ipswich, nel Regno Unito, dove la giovane studentessa si è ribellata ad un sistema di divise scolastiche che prevedeva delle differenze fra quelle femminili e quelle maschili. Il problema non erano le gonne, ma proprio i pantaloni pensati dall'azienda produttrice, diversi per le bambine e per i bambini.
La lotta per le tasche della piccola Georgia
A riportare la storia della piccola è la BBC, che la ritrae sorridente e fiera con le mani nelle tasche dei suoi nuovi pantaloni della divisa. La sua battaglia è iniziata diverso tempo prima di quello scatto, quando, recatasi nel negozio affiliato alla scuola per comprare i pantaloni della sua divisa, si è accorta che quelli pensati per le ragazze, con tanto di fiocchetti sui passanti della cintura, avevano però una grossa pecca: la mancanza di tasche. La bimba ha deciso dunque di fare un paragone con quelle dei maschi, le cui tasche erano profonde e spaziose, non cucite come nel caso delle femmine.
Non capendo come mai il genere dovesse determinare la presenza o l'assenza delle tasche, la ragazza ha iniziato la sua battaglia scrivendo prima una lettera all'azienda produttrice dei pantaloni, il cui testo integrale è riportato dalla BBC: "Caro rivenditore, io e mia mamma siamo andate a fare shopping per acquistare i nuovi pantaloni della divisa della scuola, e abbiamo notato che in quelli per bambine mancano le tasche. Vi assicuro che anche le femmine devono mettere gli oggetti nelle tasche, quando cambierete i vostri modelli?".
Non contenta la bambina ha iniziato una raccolta firme nella sua scuola, per far capire all'azienda che la sua era una richiesta necessaria al benessere di tutte le studentesse e non solo un capriccio. Con 56 firme e la lettera all'azienda pensava di essere pronta per la rivoluzione, ma la vittoria ha tardato ad arrivare.
La vittoria per tutte le bambine
La piccola Georgia era convinta di avere la vittoria in pugno, ma l'azienda, dopo diverso tempo, le ha risposto dicendole che erano consapevoli dell'assenza di tasche e che se ne rammaricavano: "Siamo d'accordo con te, i pantaloni delle bimbe dovrebbero avere le tasche. Abbiamo preso in carico il tuo reclamo e ti ringraziamo perché la tua opinione conta, tuttavia se non riceveremo altri reclami simili non cambieremo le tasche dei nostri pantaloni".
La piccola scoraggiata ha continuato a recarsi a scuola con i suoi pantaloni senza tasche, ma la sua mamma non ha mai smesso di tenere monitorata la produzione del rivenditore, fino a che, la sorpresa: "Ho trovato una nuova serie di pantaloni per ragazze con le tasche". La fierezza di aver raggiunto un obiettivo tanto desiderato è visibile negli occhi della piccola Georgia che posa spavalda con le mani nelle tasche dei pantaloni, dopo aver appianato la prima differenza da lei trovata nel trattamento di bambini e bambine e per dire al mondo che le bimbe hanno tanti oggetti da mettere nelle tasche, esattamente come i maschi.