Dieta sana e supporto emotivo per i più piccoli: i consigli del Bambino Gesù per un ritorno a scuola senza stress

Con la fine dell’estate e l’arrivo di settembre, famiglie e studenti si preparano al ritorno sui banchi. Un passaggio che non riguarda solo lo studio, ma anche la sfera emotiva, sociale e organizzativa della vita quotidiana. Per aiutare genitori e figli a vivere questa fase con maggiore consapevolezza, l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha diffuso alcune indicazioni pratiche su come affrontare il rientro a scuola con equilibrio e serenità.
Riprendere i ritmi gradualmente
Dopo settimane di vacanze, riadattarsi agli orari scolastici può non essere semplice. Gli specialisti consigliano di rientrare dalle ferie con qualche giorno di anticipo, così da dare tempo a bambini e ragazzi di rimettersi in sintonia con la routine quotidiana. Anche il sonno gioca un ruolo cruciale: ripristinare gradualmente i ritmi di veglia e riposo è fondamentale per arrivare in classe riposati e concentrati. Un possibile aiuto può arrivare anche dal coinvolgimento dei piccoli nei preparativi per il rientro: scegliere lo zaino o il materiale scolastico insieme ai genitori rende il momento dell’inizio delle lezioni più atteso e meno carico di ansia.
Nuovi cicli, nuove sfide
Il ritorno a scuola non è uguale per tutti. Ci sono bambini che affrontano un cambio di grado scolastico, come il passaggio dalla primaria alla secondaria. In questi casi, può essere utile visitare in anticipo il nuovo istituto, prendere confidenza con il percorso casa-scuola o incontrare futuri compagni.

Particolarmente delicato è, ad esempio, l'ingresso in prima elementare dove, oltre all'acquisizione di competenze fondamentali come la lettura e la scritta, per il benessere del bambino conta molto la sua maturità emotiva. A scuola i piccoli devono infatti imparare a rispettare regole, tempi e spazi condivisi, affrontare le prime valutazioni e costruire relazioni nuove. "Sentirsi adeguati, competenti e valorizzati – sottolineano gli esperti del Bambino Gesù – è fondamentale per alimentare autostima e motivazione". Per questo motivo, in caso di ingresso anticipato rispetto all'età del bimbo – la cosiddetta "primina" – i genitori dovrebbero considerare non solo le abilità cognitive del piccolo, ma anche la sua capacità di gestire frustrazioni e difficoltà.
A tavola per rafforzare il corpo e la mente
Il rientro a scuola passa anche dall'alimentazione. Ristabilire orari regolari per i pasti aiuta a dare ordine alla giornata. I nutrizionisti consigliano tre pasti principali e due spuntini, con colazione abbondante, pranzo equilibrato e cena leggera per favorire il riposo. Con l'arrivo dell’autunno, rafforzare le difese immunitarie diventa essenziale. Oltre a vitamine e minerali, un ruolo importante è giocato dai fitocomposti, sostanze naturali che proteggono l’organismo. Polifenoli (presenti in frutti rossi, tè verde e olio extravergine d’oliva), composti solforati (in broccoli e cavoli), agrumi, spezie come curcuma e zenzero: tutti alleati preziosi contro stress e infezioni.

Tra gli alimenti consigliati in questo periodo ci sono poi i legumi, l frutta secca, le verdure a foglia verde, il pesce azzurro, il salmone, le uova e il cioccolato fondente. I medici del Bambino Gesù hanno anche condiviso un piccolo trucchetto per aiutare i piccoli a crescere sani e forti: aggiungere succo di limone ai piatti contenenti ferro, così da migliorarne l’assorbimento.
Certificati medici: cosa serve davvero
Un capitolo importante riguarda infine la non sempre facile burocrazia scolastica. Che fare, ad esempio, se il bambino si ammala durante la settimana? In molte regioni italiane non è più richiesto il certificato medico per rientrare a scuola dopo più di cinque giorni di malattia, salvo situazioni particolari. Per le attività sportive, invece, resta obbligatoria una visita medica con elettrocardiogramma almeno una volta nella vita per i bambini sopra i sei anni. Le regole sono chiare anche per farmaci ed esenzioni dalla mensa: servono prescrizioni mediche precise, non semplici preferenze alimentari. Infine, i genitori hanno diritto a un'attestazione ufficiale in caso di assenza dal lavoro per malattia del figlio.