“Come fanno i gemelli a imparare il loro nome?”: la domanda di una madre diventa virale

Un semplice esperimento casalingo ha trasformato una giovane madre newyorkese nella protagonista di una discussione virale sui social. Sophia, 27 anni, ha pubblicato su Instagram un reel nel quale aveva provato a chiamare per nome le sue gemelle di otto mesi, Charlotte e Alva, per testarne la reazione. Ogni volta che la donna nominava una delle due bimbe, però, entrambe alzavano immediatamente lo sguardo. Incuriosita da quel piccolo esperimento, Sophia ha quindi rivolto una domanda ironica (ma non troppo) sui social: "Ma come fanno i gemelli a imparare i loro nomi?".
Un dubbio già nato in gravidanza
L’interrogativo non è sorto per caso. Sophia ha raccontato alla rivista Newsweek di aver pensato alla questione già durante la gravidanza. Un amico padre di gemelli le aveva assicurato che non ci sarebbero stati problemi, ma le prime reazioni delle figlie hanno riacceso la curiosità: "Quando hanno iniziato a rispondere ai suoni mi sono resa conto che non era così immediato", ha spiegato. A distanza di qualche mese, infatti, Charlotte e Alva hanno cominciato a distinguere meglio i propri nomi, anche se spesso rispondono ancora l'una per l’altra. "Forse perché sono semplicemente curiose", ha osservato la madre, la quale ha notato come con la crescita stiano iniziando ad emergere sempre più differenze caratteriali tra le piccole.
Nel frattempo la curiosità è montata sui social – il video di Sophia ha superato in poco tempo di due milioni e mezzo di visualizzazioni – e di utenti hanno condiviso esperienze e consigli sulla questione. C'è chi ha suggerito di mantenere sempre il contatto visivo quando si pronuncia un nome, chi invita a non preoccuparsi troppo perché il riconoscimento avviene naturalmente e chi, invece, ricorda con ironia come i genitori abbiano spiegato i nomi ai propri gemelli solo a due anni compiuti.
Sophia, intanto, prova diversi metodi per aiutare le figlie, dedicando un po' di tempo individuale a ciascuna di loro, ripetendo più volte il nome e cantando ninna nanne e melodie avendo cura di modificare il testo per inserirvi alternativamente i nomi delle due due bimbe. "Qualcuno mi ha suggerito che vestirle in modo diverso potrebbe aiutarle nel processo di identifciazione, ma non sono sicura che questo aiuterebbe a insegnare loro come si chiamano".