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Bimbo con autismo non verbale canta dopo 7 anni di silenzio: il racconto della famiglia

Ronnie, bimbo inglese di quasi 7 anni con una forma di autismo che ne inibisce il linguaggio, ha sorpreso la famiglia iniziando a cantare spontaneamente una canzone in auto. Il momento, ripreso dalla sorella e condiviso su TikTok, ha emozionato il web. Un gesto semplice ma straordinario, che racconta anni di attesa, terapie e speranza.
A cura di Niccolò De Rosa
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Un momento di pura meraviglia ha cambiato la giornata — e forse la vita —  di una famiglia nel sud dell’Inghilterra. Ronnie, un bambino autistico di sei anni che non aveva mai parlato, ha sorpreso tutti cantando improvvisamente un brano pop in auto con la sorella maggiore. "Godetevi questo momento speciale immortalato tra un fratello e una sorella", è la didascalia al video, pubblicato su TikTok dalla madre, Jenni, che ha voluto condividere con il mondo la sua gioia.

Un momento atteso per sette anni

Ronnie ha quasi 7 anni e fino a quel giorno non aveva mai pronunciato una parola. Diagnosi di autismo e gravi disturbi del linguaggio lo hanno accompagnato sin dai tre anni, dopo una regressione avvenuta attorno all’anno di età. La comunicazione verbale, per lui, è sempre stata una barriera insormontabile. "Capisce gran parte di quello che diciamo" ha racconta al sito di Newsweek Jenni, "ma per lui esprimersi è davvero difficile." Negli anni la famiglia ha sperimentato di tutto, dai sistemi di comunicazione con immagini (PECS), il linguaggio segnalato Makaton, dispositivi vocali. Eppure, il piccolo non aveva mai emesso un suono, né mai articolato una parola di senso compiuto.

Credits: TikTok/@ghirlande
Credits: TikTok/@ghirlande

Un canto inaspettato

Un giorno, però, seduto accanto alla sorella Grace nella parte anteriore dell’auto, Ronnie stava ascoltando APT – il successo cantato dalla star del K-Pop, Rosé, insieme a Bruno Mars – quandi all’improvviso, ha cominciato a cantare. Per chi non conosce le difficoltà di certi bambini, può sembrare un gesto normale, ma per la sua famiglia si è trattato di un autentico un miracolo. "Era totalmente inaspettato, ci ha scioccati tutti", ha dichiarato la madre.

La sorella diciannovenne, Grace, ha mantenuto una calma che la madre ha definito "straordinaria. Per Ronnie, lei è un punto di riferimento sicuro, e in quel momento decisivo ha saputo contenere l’emozione con delicatezza per non agitare troppo il fratellino e interrompere quell'inaspettata eruzione di vitalità.

Una famiglia che non smette di sperare

Ronnie ha molte altre sfide da affrontare: ADHD, disturbi sensoriali, ARFID (un grave disturbo alimentare), malformazione di Chiari, tic e crisi epilettiche. Richiede sorveglianza continua, giorno e notte. Anche il fatto che sieda davanti in auto — criticato da alcuni utenti online — risponde a precise necessità legate alla sua sicurezza.

Ogni piccolo passo avanti vale però più di mille parole. "Come genitore sogni di sentirti dire ‘mamma', ‘papà', o ‘ti voglio bene'", ha confessato Jenni. "Quel canto ha rappresentato tutto questo in una sola volta". Nel frattempo, la famiglia di Ronnie continua a celebrare ogni piccola conquista, senza dare nulla per scontato. "Ronnie ci ha insegnato pazienza, empatia e amore incondizionato " a non sudare per le piccole cose". Un messaggio che ora risuona più forte che mai — sulle note di una canzone e di un bambino che finalmente ha trovato la sua voce.

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