Le 6 abilità innate e sorprendenti dei neonati, secondo la scienza

Quel piccolino che sembra esprimersi solo a suon di versetti e gorgoglii, che pare sorridere senza motivo quando i genitori lo avvicinano al loro volto, è in realtà molto più brillante di quanto si possa immaginare. Innumerevoli studi si sono soffermati sull'affascinante mente dei bambini per accorgersi che i piccoli, molto prima di imparare a parlare, hanno delle doti innate e strabilianti.
1. Sanno parlare una lingua incomprensibile ai grandi
Un po' come nel libro di Bianca Pitzorno "La voce segreta" i bambini anche nella realtà non conoscono il linguaggio dei grandi, ma ne parlano uno tutto loro. "Si tratta di una lingua dei segni – spiega alle pagine di Parents la coautrice del testo Baby Signs, Linda Acredolo – che i bimbi mettono in atto cercando di comunicare con le mani". Secondo l'esperta la codifica da parte dei piccoli di questi segni è la base perché imparino poi i meccanismi sottesi al linguaggio verbale. "Se si permette ai bimbi di esprimersi con le mani a lungo, questi imparano a parlare prima, sono più bravi a scuola e hanno maggiore fiducia in loro stessi" spiega l'esperta che invita i genitori a stimolare il linguaggio non verbale dei bambini. Secondo Acredolo è importante insegnare ai bimbi alcuni gesti base da fare con le manine come "mangiare", "bere", "dormire", "ancora".
2. Capiscono la matematica
Per assurdo, una volta adolescenti spesso la detestano, ma non pochi studi fatti su bambini di età compresa tra i 6 e i 9 mesi hanno dimostrato che sono in grado di capire il concetto di sottrazione e addizione. "A quell'età si cerca di capire se hanno compreso i cambiamenti attraverso il loro sguardo e in ben due studi, uno in cui venivano sottratte e poi aggiunte delle marionette in uno spettacolo e un altro che invece prevedeva l'utilizzo di palline, in ciascuno dei due casi lo sguardo prolungato dei bambini sui cambiamenti ha dato a vedere che avevano colto le operazioni matematiche" spiega il dottor Gopnik. L'esperto invita dunque i genitori a far giocare i propri bambini con mattoncini da costruzione, scatole e coperchi che ne valorizzino l'esplorazione e lo sviluppo di competenze matematiche.
3. Riconoscono i volti
I bambini tra i 5 e gli 8 mesi, anche se sembrano guardare tutti gli adulti con la stessa curiosità, sono perfettamente in grado di distinguere tra i tanti volti quello della loro mamma e del loro papà. "Per migliorare questa loro capacità e fare in modo che si prolunghi il più possibile è necessario esporre i bambini a tanti contesti affollati e ricchi di persone diverse" spiega il ricercatore francese Olivier Pascalis. L'esperto, consapevole del fatto che non tutte le famiglie siano circondate dagli stessi contesti sociali, afferma che è importante che i bimbi almeno attraverso i libri e le loro illustrazioni si confrontino con individui dalle fattezze diverse.
4. Hanno il ritmo nel sangue
Secondo i ricercatori della Proceedings of the National Academy of Sciences degli Stati Uniti d'America i bambini già nel pancione della loro mamma percepiscono e riconoscono le frequenze sonore della musica.

Infatti già da molto piccoli possono anticipare con il corpo il ritmo di una canzone nota. Per migliorare questa capacità nei bambini è importante:
- cullarli tra le proprie braccia
- cantare ninna nanne
- cantare la propria canzone preferita davanti a lui
- ascolta la musica insieme a lui e guardalo negli occhi
- usa cantilene ritmiche per insegnare ai piccoli concetti o filastrocche
5. Empatizzano
I bambini percepiscono le emozioni dei loro genitori fin da piccolissimi, osservando nel dettaglio come i loro volti cambiano a seconda che provino gioia, paura o ansia. Secondo diversi studi già al compimento del loro primo anno di vita sono in grado di comprendere le emozioni di tutte le figure che li circondano e tendono a preferire chi è in grado di empatizzare anche con il loro stato d'animo. Il dottor Gopnik, appurata la sensibilità dei bambini invita gli adulti che li circondano a mostrarne altrettanta.
6. Sono capacissimi di imparare più lingue
Sono proprio i primi 20 mesi di vita, il momento adatto per insegnare ai piccoli a parlare più di una lingua. Permettere loro di crescere multilingue, fin da bambini, è molto importante perché li incoraggia ad avere un pensiero molto flessibile e ad avere migliori capacità di memoria e concentrazione. Gli esperti invitano i genitori a parlare entrambe le lingue che conoscono in presenza dei loro piccoli, per rendere il loro cervello davvero flessibile e predisposto allo studio.