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Agrigento, esplode vulcanello: morti travolti dal fango due fratellini

Tragedia nella riserva Maccalube ad Aragona-Caldare, ad Agrigento: l’esplosione di un vulcanello investe padre e due figli. L’uomo è stato salvato, mentre i due fratellini non ce l’hanno fatta.
A cura di Redazione
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AGGIORNAMENTO ORE 19.20 – E' stato trovato anche il secondo bambino, di appena 9 anni, di cui si erano perse le tracce. Purtroppo il suo corpo era sepolto dal fango: i soccorritori lo hanno cercato dovunque e alla fine hanno fatto la triste scoperta. Oggi, stando alle prime informazioni, pare che fosse il compleanno del piccolo che avrebbe voluto vedere da vicino la riserva delle Maccalube nell'Agrigentino, in Sicilia. La madre dei due bambini, Giovanna, poi, avrebbe avuto un malore.

Una bambina di 7 anni è morta in provincia di Agrigento, investita dall'esplosione di un vulcanello. Il fratello (9 anni) risulta ancora disperso. Ne danno notizia i soccorritori. Il fatto è avvenuto nella riserva Maccalube ad Aragona-Caldare, ad Agrigento. Una terza persona, che sarebbe il padre dei due dispersi, anche lui investito dal fango, è stato soccorso ed è ora ricoverato in gravi condizioni. Il cadavere della piccola è stato recuperato, in corso frenetiche ricerche per individuare il fratellino.

La Regione Sicilia: "Chiudere riserva"

Mimmo Fontana, responsabile di Lagambiente Sicilia e direttore della riserva Macalube di Aragona la massa di fango e argilla che ha sommerso il padre con i suoi due bambini è stata provocata da quello che viene definito "il ribaltamento": la collina praticamente collassata su sé stessa, provocando un’area fangosa con un diametro di alcune centinaia di metri. Il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva Macalube di Aragona dove è avvenuta l’esplosione.

Che cos'è un vulcanello di fango

Per vulcanelli di fango si intende, spiegano gli specialisti un "apparato morfologico connesso all’emissione intermittente di fanghi in sospensione in un fluido ‘vettore' (in genere acqua). In pratica un vulcano in miniatura pronto ad esplodere, terreno argilosso su una bolla di acqua salmastra e gas metano sotto pressione che senza alcun preavviso emettono violente zaffate a notevole altezza. Sono frutto di un raro fenomeno geologico definito, vulcanesimo sedimentario.

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