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Volo Malaysia Airlines MH370, a due anni dal disastro niente resti e nessun colpevole

A parte un pezzo di ala, nessun detrito dell’aereo scomparso due anni fa è stato mai ritrovato. Le ricerche continuano, ma sul caso resta un fitto mistero.
A cura di Antonio Palma
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A due anni dalla tragica scomparsa del volo Mh370 della Malaysia Airlines, sparito nel nulla con 239 persone a bordo dopo essere partito da Kuala Lumpur in direzione Pechino, non c'è ancora nessuna spiegazione su quanto accaduto. I resti dell'aereo, a parte un piccolo pezzo di ala, infatti non sono mai stati ritrovati così ancora oggi nessuno sa esattamente come siano andate le cose e di conseguenza non c'è alcuna ipotesi concreta sulle possibili responsabilità. Lo stesso gruppo di inquirenti internazionali che si sta occupando del caso ha spiegato che serve altro tempo per mettere a punto almeno una versione plausibile di quanto accaduto che è attesa entro la fine dell'anno. Intanto oggi le autorità malesi hanno reso noto il rapporto annuale di inchiesta sulla tragedia che conferma il fitto mistero dietro al caso.

"Ad oggi il relitto del jet non è stato trovato. Salvo un pezzo di ala recuperato un anno fa sull’isola di Reunion che effettivamente appartiene all’aereo” hanno spiegato le autorità locali nel comunicato, sottolineando che per questo le ricerche del velivolo non si fermeranno. La nota assicura che intanto gli investigatori si stanno concentrando su alcuni aspetti particolari del caso come ad esempio il motivo del cambio di rotta improvviso del volo Mh370 della Malaysia Airlines e la scomparsa dai radar circa 40 minuti dopo il decollo. Per questo si stanno analizzando anche i profili dell’equipaggio, la manutenzione dell'Airbus e tutte le comunicazioni precedenti alla scomparsa.

Le ipotesi sull'aereo malese MH370 scomparso

Al momento l'unica cosa certa è che il volo l'8marzo del 2014 deviò dalla sua rotta prestabilita dirigendosi inspiegabilmente verso l’Oceano Indiano prima che se ne perdessero le tracce al largo dell'Australia dove si presume sia caduto. L’ipotesi più probabile, fatta dalle autorità australiane, è che l’aereo sia stato dirottato dal pilota e sia poi precipitato per esaurimento del carburante. Le prime ricerche del relitto portarono ad un nulla di fatto perché furono fatte nella zona sbagliata, ma anche con quelle successive si è concluso poco nonostante siano stati investiti finora 130 milioni di dollari. Quella che è diventata la più costosa operazione di ricerca nella storia dell’aviazione civile ha portato solo all'individuazione di una nave affondata un secolo fa. A complicare la situazione il ritrovamento pochi giorni fa di un pezzo di Boeing sulle coste del Mozambico e ora spedito in Australia per accertare se è del jet malese.

La rabbia dei familiari delle vittime del volo MH370

"L’attuale operazione di ricerche dovrebbe concludersi quest’anno ma abbiamo fiducia nel fatto che il volo MH370 verrà ritrovato nell’area di 120mila chilometri quadrati in cui sono in corso le ricerche", ha dichiarato il premier della Malaysia Najib Razak, aggiungendo: "Resta fermo il nostro impegno a fare qualunque cosa rientri nelle nostre possibilità per risolvere un mistero che causa di enormi sofferenze per i parenti delle persone scomparse". In occasione dell'anniversario molti familiari delle vittime hanno tenuto una breve protesta a Pechino mentre altri hanno deciso di denunciare la Malaysia Airlines e Boeing, anche se senza nessun elemento sarà difficile ottenere qualcosa in tribunale dopo i risarcimenti già effettuati con 160mila dollari a passeggero.

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