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Il rapimento di Silvia Romano in Kenya

Voi che accusate Silvia Romano siete quasi peggio di chi l’ha rapita

Silvia Romano, volontaria in Kenya, è stata rapita e i bastardi di casa nostra la scannano sui social e fra i commenti. Sono i nuovi impotenti dell’animo quelli che le scrivono “te la sei cercata”, “dovevi rimanere in Italia”, “prima gli italiani”. E’ gentucola senz’affari intorno al cuore chi dice “aveva le smanie dell’aiuto”. Chi lo dice è solo la sponda occidentale dei rapitori di un essere umano.
A cura di Saverio Tommasi
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Ventitré anni, volontaria in Kenya, rapita. E i cattivisti di casa nostra la scannano sui social e fra i commenti. Sono i nuovi impotenti dell'animo quelli che le scrivono "te la sei cercata", "dovevi rimanere in Italia", "prima dovevi aiutare gli italiani". Silvia Romano è Paradiso fatto Terra. Chi invece le scrive quelle frasi, e sono in tanti, è gente a cui la natura ha voltato le spalle, condannandoli alla malattia più grave: non riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno.

Violentatori delle storie, crocifissi in una stanza, non vedono il resto della casa, figurarsi capire il mondo intero. E così si rifugiano nell'attacco sistematico a chi vola e accarezza le ali dei più fragili, scegliendo di aiutare un pezzettino di mondo che è così povero anche per colpa nostra, soprattutto per colpa nostra.

Silvia Romano è Paradiso che mastica polvere e sorride, nonostante tutto, a tutti. Oggi è accusata dai vili, Silvia Romano. E' nelle mani orribili di rapitori e viene accusata di essersela cercata, viene linciata per non aver scelto una mensa della Caritas – "prima gli italiani!" grida il popolino asino.

Silvia Romano, pensa tu che grave colpa, viene accusata di umanità senza frontiere.

La verità è che chi accusa Silvia Romano è roso dal tarlo della mancata virilità. Non hanno costruito un centesimo di ciò che Silvia ha generato, e non capacitandosi delle proprie mancanze, al pari di un rapitore che usa la pistola, loro usano frasi incendiarie; e così sollevano parole polverose perché hanno schifo di guardarsi – realmente – allo specchio. Confidano nella polvere.

Lo dico chiaramente: chi accusa Silvia Romano fa schifo. Fa schifo l'incapacità di scorgere in lei una donna di fronte alla quale dovremmo toglierci il cappello.
Mi dispiace per voi, inadeguati alla vita. E mi dispiace da morire per Silvia.

Silvia Romano è stata rapita da un commando di 8 persone nel villaggio di Chakama. Per rapirla hanno usato armi da fuoco e ferito persone del villaggio, fra cui tre bambini. Oggi hanno arrestato 14 possibili complici del rapimento, che quando il villaggio li ha individuati, li stavano quasi linciando. In questo momento i possibili complici sono stati prelevati dalla polizia e sono sotto interrogatorio.

Ricordatevelo: chi se la prende con Silvia Romano se la prende con la ragione, è gentucola senz'affari intorno al cuore; chi dice "aveva le smanie dell'aiuto" è solo la sponda occidentale dei rapitori di un essere umano. Siete andati in otto per rapire una ragazza di ventitré anni, eravate armati di pistole, avete ferito anche tre bambini. Siete appena peggiori di quelli che oggi attaccano la ragazza che vi siete portati via. Maledetti, ridatecela.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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