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Vicenza, il benzinaio che ha sparato al rapinatore: “Penso ai figli di quell’uomo”

Il benzinaio ha dichiarato di sentirsi confuso e di voler tornare alla vita normale anche perché non si sente un eroe.
A cura di Antonio Palma
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"Se penso ai figli di quell'uomo, mi fa male” sono le parole pronunciate da Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte di Nanto, in provincia di Vicenza, che per difendere la commessa della vicina gioielleria dai rapinatori, ne ha ucciso uno senza volerlo. L’uomo vorrebbe ritornare alla sua vita normale e non gli piace essere considerato da tanti un eroe. Interpellato dal Corriere della Sera, il benzinaio 65enne ha sottolineato di vivere in uno stato di confusione a causa di quanto avvenuto. “Sono in uno stato di confusione totale e di malessere e vorrei solo tornare a fare il mio lavoro” ha dichiarato l’uomo, aggiungendo: “A volte mi dico che ho fatto bene, poco dopo cado nello sconforto”. L’uomo, difeso da tantissimi politici di destra e sinistra, ci tiene a precisare: “Io non sono un divo, non sono un politico, non voglio essere troppo un esempio e non vorrei essere strumentalizzato. Non è la mia vita questa”.

"È imbarazzante avere una scorta”

"È giusto che tutti dicano quel che pensano, se questo servirà a portare più sicurezza dei paesini va bene, ma io non sono un esempio" ha aggiunto il benzinaio. Il 65enne suo malgrado al centro della ribalta ha anche sottolineato che "è imbarazzante avere una scorta” riferendosi alla decisione del Questore di dargli una scorta per proteggerlo da eventuali ritorsioni. “Io francamente non temo reazioni penso che i parenti della vittima abbiano capito perché ho sparato e che non volevo uccidere quell'uomo” ha dichiarato infatti Stacchio. A chi gli ha fatto notare che la moglie dell’uomo rimasto ucciso è pronta a chiedere un risarcimento ed è avrebbe detto “Chi ha sbagliato deve pagare”, il benzinaio ha risposto: "Non credo che la moglie abbia potuto dire una cosa del genere. Mi sembrano parole esagerate. Forse non sapeva cosa faceva il marito…”

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