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Venezuela, Ue e Usa si schierano contro Maduro e con Guaidò. Russia: “È un golpe Usa”

Scontro tra Usa e Russia su quanto avviene in Venezuela. Mosca accusa gli Stati Uniti di aver portato avanti un “colpo di stato” ai danni di Maduro. Mentre Washington, sostenuto dall’Ue e dai leader dei maggiori paesi europei, chiede nuove elezioni immediate. Altrimenti si potrebbe procedere con il riconoscimento della leadership di Guaidò. L’Italia, intanto, tace.
A cura di Stefano Rizzuti
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La divisione è netta: da una parte l’Ue che sta con Juan Guaidò, dall’altra la Russia con Nicolas Maduro. In mezzo c’è l’Italia che, nonostante la volontà di Salvini di seguire i partner europei, continua a non schierarsi apertamente, al contrario di quanto fatto da quasi tutti gli altri governi europei. Per la Russia in Venezuela è in corso “un tentativo di colpo di stato da parte degli Stati Uniti”. Posizione espressa durante la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, convocata proprio per dibattere sulla questione del paese sudamericano. L’Ue, intanto, attraverso l’Alto rappresentante per gli affari esteri, Federica Mogherini, ha chiesto che si tengano urgentemente “elezioni presidenziali liberi, trasparenti e credibili”. Nel caso in cui non arrivi un annuncio in tal senso, “l’Ue prenderà nuove misure, anche sulla questione del riconoscimento della leadership del Paese”.

Francia, Germania e Spagna intanto si sono schierate senza dubbio contro Maduro, dando un ultimatum per la convocazione di nuove elezioni. Entro 8 giorni, oppure arriverà il riconoscimento del presidente autoproclamato Juan Guaidò. Ai tre paesi europei si è aggiunto anche il Regno Unito: tutti i principali leader hanno espresso chiaramente la loro posizione, aprendo al riconoscimento legittimo di Guaidò. Lo scontro, ora, è tra Russia e Stati Uniti con il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, che ha definito Maduro come il creatore di “un regime che ha represso il popolo”. Anche Pompeo invia un chiaro messaggio sulla necessità di svolgere libere elezioni al più presto.

Arriva anche la risposta di Maduro: “Non riposeremo fino a quando non avremo sconfitto il colpo di stato con cui si pretende di interferire nella vita politica del Venezuela – scrive – mettendo da parte la nostra sovranità e instaurando un governo fantoccio dell’impero statunitense”.

In italia scontro M5S – Lega

"L'Italia sta seguendo con costante attenzione la situazione in Venezuela. Auspichiamo la necessità di una riconciliazione nazionale e di un processo politico che si svolga in modo ordinato e che consenta al popolo venezuelano di arrivare quanto prima a esercitare libere scelte democratiche", questa è la posizione ufficiale del governo italiano sul caso Venezuela espressa per bocca del Premier Conte dopo l'ultimatum dell'Ue. "Siamo contrari a interventi impositivi di altri Paesi. Lo Stato sudamericano non sia terreno divisioni tra attori globali. L'Italia sta con il popolo venezuelano e auspica per esso migliori condizioni di vita politica, sociale ed economica", ha sottolineato Conte. "Una posizione che pare di mediazione tra le diverse anime del Governo in cui pare si stia consumando una spaccatura tra M5S e Lega"

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha sostenendo che hanno fatto bene Francia, Germania e Spagna “perché Maduro sta piegando con la violenza e con la fame un popolo", spiegando:"Lo dico perché ci sono anche tanti italiani in Venezuela che stanno soffrendo, quindi spero che anche il governo italiano abbandoni ogni prudenza e sostenga il popolo venezuelano, il diritto a libere elezioni, alla democrazia”. Di parere opposto invece il gruppo del M5S con Di battista che ha affermato: "Firmare l'ultimatum Ue al Venezuela è una stronzata megagalattica. E' lo stesso identico schema che si è avuto anni fa con la Libia e con Gheddafi. Identico. Qua non si tratta di difendere Maduro. Si tratta di evitare un'escalation di violenza addirittura peggiore di quella che il Venezuela vive ormai da anni. E mi meraviglio di Salvini che fa il sovranista a parole".

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