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Venezuela, giovane incinta uccisa dalla polizia per un po’ di cibo

La ragazza 18enne era in fila da sei ore in attesa di poter ricevere il “Prosciutto di Natale”, un bene alimentare dal prezzo calmierato per permettere a tutti di non soffrire la fame durante le feste. Alle 3 del mattino, però, è stata uccisa.
A cura di Redazione
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Il "prosciutto di Natale" doveva essere la garanzia, offerta dal governo venezuelano al suo popolo, di poter mangiare almeno durante le feste. In un'economia allo sbando, questo bene alimentare è venduto ad un prezzo calmierato ed è così che Alexandra Colopoyn, ragazza di 18 nni incinta di 5 mesi, si è messa in fila alle nove della sera del 30 dicembre davanti ad un negozio nel quartiere di Antimano, nella zona occidentale di Caracas, attendendo che venise il suo turno per comprare il prosciutto. Dopo sei ore è stata uccisa da un poliziotto, che le ha sparato alla testa. Un ragazzo di vent'anni, Luis Medina, è stato invece ferito al gluteo, ma è fuori pericolo.

Cosa è accaduto

I prosciutti promessi dal governo erano finiti e così la notizia è stata portata alla gente in fila da sei ore, alle tre del mattino, da alcuni agenti della Guardia Nacioonl Bolivariana. La gente ha protestato e, secondo la versione ufficiale, "un agente è diventato molto nervoso e ha cominciato a sparare". Secondo quanto riferito dal patrigno della ragazza uccisa, gli agenti erano ubriachi. Colui che ha ucciso la diciottenne sarebbe stato posto agli arresti, ma il dramma del 31 dicembre ad Antimano è da collegarsi alle condizioni che vive il paese.

La crisi economica e politica del Venezuela

Secondo il Fondo monetario internazionale l'inflazione del Venezuela sarà, per il 2018, pari al 2300 percento, un valore decisamente superiore a quello che ha lamentato il leader dell'opposizione al governo di Maduro, Henrique Capriles, che per dicembre riporta essere stata dell'80%. In ogni caso un'inflazione fuori controllo, contro cui l'aumento dei salari minimi del 40%, promesso da Maduro nel discorso natalizio, non può nulla. A luglio i sostenitori di Maduro hanno assaltato il Parlamento, che poi è stato esautorato in favore dell'Assemblea costitutente: momento forse più significativo di un colpo di stato che ha di fatto messo da parte qualsiasi forma democratica di governo. Intanto Maduro ha chiesto ai leader del suo partito, in diretta televisiva durante il discorso di fine anno, che venisse redatto un programma di base per il "Piano della Patria", linee guida di governo da qui al 2025.

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