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Varese: la giunta comunale si spacca sulla revoca della cittadinanza a Mussolini

La mozione presentata da un consigliere del Partito Democratico fa discutere: tutto il centrodestra difende il Duce.
A cura di Davide Falcioni
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Il 10 maggio del 1924 il Comune di Varese conferì la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Oggi, a quasi 90 anni di distanza, il consigliere comunale del Pd Luca Conte ha presentato una mozione per chiederne la revoca,  "considerato il negativo giudizio storico, morale e politico condiviso sulla figura di Benito Mussolini". In attesa che la giunta comunale si esprima, è scoppiata una vera e propria "bomba" politica, con molti esponenti del centrodestra che hanno già annunciato di voler respingere la mozione ponendo l'accento sul fatto che "l'architettura del centro di Varese risale al periodo del fascismo e quindi revocare la cittadinanza a Mussolini sarebbe una decisione contro la storia". Anche la Lega si dice contraria: "Il giudizio sui dittatori è un conto, altro è la cittadinanza onoraria a Mussolini che ha deciso per Varese capoluogo e Varese provincia – ha detto Andrea Porrini, vicecapogruppo del Carroccio in consiglio comunale – Dovremmo allora censurare chi, di recente, ha cercato in tutti modi di cancellare la nostra provincia", ha chiosato, riferendosi a Mario Monti.

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