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Ucraina, la polizia sgombera la piazza. Kerry: “Decisione disgustosa”

I manifestanti protestano da giorni contro la linea dettata dal Governo, che intende riavvicinarsi alla Russia a discapito dell’Unione Europea. Il segretario di Stato USA: “Questa risposta non è né accettabile né un bene per la democrazia”.
A cura di D. F.
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Dopo giorni di proteste la polizia ha deciso di usare il pugno duro contro i manifestanti che occupano piazza dell'Indipendenza, il cuore di Kiev, in Ucraina. Gli agenti hanno ingaggiato un duro scontro con i presenti fin da ieri sera e sono stati segnalati numerosi feriti tra i manifestanti, che da tempo chiedono al governo di traghettare il paese nell'Unione Europea. Sulla repressione sono intervenuti anche gli Stati Uniti, tramite il Segretario di Stato Jonh Kerry, esprimendo "disgusto per la decisione delle autorità ucraine di rispondere alla manifestazione pacifica in piazza Maidan a Kiev con polizia antisommossa, ruspe e manganelli, piuttosto che con il rispetto per diritti democratici e la dignità umana. Questa risposta non è né accettabile né un bene per la democrazia". In realtà, tuttavia, gli scontri, seppur duri, non avrebbero causato feriti gravi. La polizia ha cercato di sfondare le barricate intorno alla mezzanotte di ieri, mentre i manifestanti filo europeisti hanno cercato di opporre una resistenza non violenta cantando l'inno nazionale. Solo più tardi sono intervenuti gruppi armati di mazze e caschi.

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Ma la piazza sembra lungi dal volersi arrendere. Arseniy Yatsenyuk, uno dei leader dell'opposizione, ha chiamato a manifestare "milioni" di ucraini, che già nelle prossime ore potrebbero riversarsi nuovamente in piazza Indipendenza. I toni sono tutt'altro che pacifici: "Noi non perdoniamo: domattina qui ci saranno milioni di persone ed il regime crollerà", ha gridato dal palco il responsabile del partito di Yulia Tymoshenko. Il pugile Vitali Klitschko, altro leader dell'opposizione, ha chiamato alla mobilitazione gli abitanti di Kiev: "Alzate la testa, cittadini, partecipate insieme a noi alla lotta", ha detto. "Solo insieme possiamo lottare per il diritto di vivere in un paese libero", ha aggiunto, chiedendo le dimissioni del presidente. "L'Ucraina si sta lentamente trasformando in uno Stato di polizia. Ho questa impressione. Non ho mai visto così tanti poliziotti in Maidan Nezalezhnosti".

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