Test d’ingresso a Medicina addio, Giannini: “Nuove regole entro luglio”
In Italia gli studenti presto diranno addio al test di ingresso per le facoltà di Medicina. Ad annunciare la svolta è stato ieri sera lo stesso Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo ad una domanda sulla pagina Facebook di Scelta Civica durante un question time sul web organizzato dal suo partito. La rivoluzione nel sistema di accesso alle facoltà di medicina, infatti, inizierà a partite dalla fine del mese di luglio e, come ha assicurato la titolare del ministero dell'istruzione, il nuovo sistema avrà come modello quello francese. "Intendo rivisitare il sistema di selezione, prendendo a modello il sistema francese o un suo adattamento al contesto italiano, che include accesso al primo anno libero e selezione alla fine di esso su base meritocratica" ha scritto Il Ministro, aggiungendo: "Entro la fine di luglio formulerò la proposta e le nuove regole".
Dettagli ancora da chiarire – Niente più numero chiuso e accesso bloccato a Medicina quindi, ma immatricolazione aperta a tutti e selezione meritocratica nel corso degli anni per i più meritevoli in base a criteri ferrei. "Nel caso italiano dovranno per forza essere fatti dei correttivi perchè lo spostamento in avanti della verifica delle capacità effettiva dell’aspirante medico si dovrà accompagnare ad una selezione più dura" ha poi tenuto a precisare Giannini al Corriere della Sera. Con l'addio ai test di medicina dall’anno accademico 2015/2016, la valutazione dovrebbe avvenire alla fine del primo anno di università. Per i dettagli del nuovo meccanismo comunque si dovrà aspettare ancora un po'. "Noi come ministero decideremo lo standard di valutazione" ha spiegato il Ministro, sottolineando: "Vediamo poi se fare come in Francia dove le asticelle che consentono di andare avanti vengono stabilite dai singoli atenei".
Gli studenti esultano – L'addio al test di ingresso per Medicina è stato accolto con entusiasmo dalle associazioni degli studenti. "È per noi una vittoria indiscussa che il ministro voglia rivedere realmente l'attuale sistema dei test e del numero chiuso" ha commentato Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Unione degli Universitari, ricordando: "Le nostre battaglie e i nostri ricorsi negli anni hanno dimostrato la necessità di rivedere un sistema al collasso e questa ne è la prova". Dalla Rete Studenti Medi parlano di passo importante chiedendo però al ministero di "garantire un tavolo di confronto con noi affinché il cambiamento di sistema sia positivo e non peggiorativo".
