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Tensione Iran-Usa, Trump: “Fate attenzione, non tollereremo vostre stupide minacce di morte”

Donald Trump ha risposto al suo omologo iraniano, che ieri, con tono di sfida, aveva detto: “Non giochi con la coda del leone, altrimenti se ne pentirà”. Il presidente Usa ha lanciato un monito su Twitter: “Non minacciare mai più gli Stati Uniti o ne pagherete le conseguenze, come pochi nella storia ne hanno sofferte prima”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Fate attenzione". È questo l'avviso che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha indirizzato al suo omologo iraniano, Hassan Rouhani. "Non minacciare mai più gli Stati Uniti – scrive Trump su Twitter – o ne pagherete le conseguenze, come pochi nella storia ne hanno sofferte prima. Non siamo un Paese che tollererà più le vostre stupide parole di violenza e morte. Fate attenzione".

La dura risposta di Trump è arrivata dopo un discorso pronunciato ieri da Rouhani a Teheran, in presenza dei diplomatici iraniani: "Loro, gli americani, dicono che non permetterebbero all'Iran di esportare nemmeno una goccia di petrolio". Poi, rivolto al presidente Usa, ha aggiunto: "Pensi che l'Iran sia così debole? Cosa stai pensando? Sicuramente non puoi fare una cosa del genere. Siamo uomini di resistenza, l'intera nazione iraniana resisterà".

Il presidente dell'Iran ha utilizzato un'espressione di sfida, mettendo in guardia gli Stati Uniti per le politiche ostili contro il suo Paese: "Non giochi con la coda del leone, altrimenti se ne pentirà", cioè l'equivalente di ‘scherzare col fuoco') per mettere in guardia il presidente Usa Donald Trump contro le sue politiche ostili nei confronti dell'Iran. "Signor Trump, noi siamo uomini d'onore e coloro che hanno garantito la sicurezza dello stretto regionale (lo stretto di Hormuz) nella storia". E poi, riferendosi alle sanzioni Usa, ha aggiunto: "Tenga presente che lei non può provocare il popolo iraniano a scapito della sicurezza e degli interessi del loro Paese. L'Iran è un padrone e non sarà il servitore o il tuttofare di nessuno". Rouhani ha quindi ricordato che l'Iran ha "molti stretti, quello di Hormuz è solo uno di questi", sottolineando: "Da una parte lei annuncia la guerra al popolo iraniano e dall'altra parla di appoggiarlo. Gli Usa dovrebbero capire che la pace con l'Iran é la madre di tutte le paci, mentre la guerra con l'Iran é la madre di tutte le guerre".

Sulle tensioni tra Iran e Usa, generate anche dalluscita americana dell'accordo sul nucleare iraniano, è intervenuto anche il leader religioso dell'Iran Alì Khamenei, che alla cerimonia per gli ufficiali della Guardia Rivoluzionaria ha detto: "C'è la necessità di una coalizione di stati contro i nemici dell'Iran".

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