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Suicida dopo molestie, accordo tra l’imputato e la famiglia di Elisa. Il papà: “Stress al limite”

Si sono chiuse tutte le pendenze di Ezio Foschini, il 64enne professore dell’istituto d’arte di Faenza (Ravenna) condannato a tre anni di carcere, già espiati, per molestie sessuali su una sua studentessa all’epoca 15enne, Elisa Zaccarelli, che dopo qualche anno è morta suicida. I genitori della ragazza: “Stress al limite dell’esaurimento nervoso, per questo siamo giunti a quest’accordo”.
A cura di Susanna Picone
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Con un “non doversi procedere” pronunciato dalla Corte d'Appello di Bologna, in ragione dell'accordo risarcitorio da 90.000 euro raggiunto con i genitori di Elisa Zaccarelli – e della conseguente remissione di querela – Ezio Foschini, professore in pensione dell'istituto d'arte di Faenza (Ravenna), ha chiuso l'ultimo dei tre fascicoli penali aperti nei suoi confronti con l'accusa di essersi spogliato dei propri beni per non pagare la provvisionale arrivata dopo la condanna per molestie sessuali sulla studentessa. All’epoca dei fatti, tra il 2006 e il 2007, Elisa aveva quindici anni, qualche anno dopo – a giugno del 2014 – si sarebbe suicidata. Alla luce dei versamenti, analoga decisione per un secondo fascicolo è stata presa dal Tribunale di Ravenna per lo stesso reato, ovvero mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. Per quanto riguarda il primo fascicolo, la condanna a un anno e mezzo è invece già passata in giudicato. Il professore in pensione, di sessantaquattro anni, per le molestie nei confronti della quindicenne era stato condannato a tre anni di carcere: una pena già espiata. Sul fronte risarcimenti, di fronte alla provvisionale da 66.000 euro, il prof aveva – secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza – adottato vari presunti stratagemmi pur di non pagare. Aveva fatto molto discutere una sentenza del Tribunale di Ravenna che aveva condannato i genitori di Elisa a pagare. Una decisione poi radicalmente rivista in Appello a Bologna. L'accordo tra le parti prevede che Foschini non faccia a sua volta ricorso in Cassazione. La questione dunque dal punto di vista penale e civilistico si è chiusa con quest’ultima udienza.

Le parole del papà della ragazza morta suicida: "Elisa non torna" – “Lo stress si moltiplicava ogni volta che c'era una udienza, un articolo di giornale o un incontro con i nostri legali. Stress al limite dell'esaurimento nervoso, da depressione sicuramente. E per questo motivo siamo giunti a quest'accordo tra le parti”: è quanto ha scritto sul suo profilo Facebook Davide Zaccarelli, il padre di Elisa, dopo l'accordo risarcitorio raggiunto con il professore che abusò di sua figlia. “Elisa non tornerà più con noi, non può. Solo chi ha dei figli può capire quello che Stefania e io sentiamo e non passerà mai. Per i malpensanti, non siamo diventati ricchi: tra spese burocratiche e le parcelle dei nostri legali (che dal 2007 ci assistono in questa disavventura… e che ringrazio)”. Elisa “continuerà a non essere con noi. Sulla base di questo e alla ricerca di pace/tranquillità, io e la mia famiglia entriamo in ‘silenzio stampa' anche per rispettare in pieno l'accordo raggiunto. E ringraziamo tutti gli amici che ci sono vicini”.

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