0 CONDIVISIONI

Transizione energetica: la formazione che crea il futuro

L’accelerazione degli ultimi anni e soprattutto l’urgenza che ha visto la transizione energetica diventare uno dei passaggi cruciali per vincere la sfida climatica necessita di nuove idee e nuove professionalità. I Paesi che investono nella formazione sono in grado di dar vita a nuovi modelli di economia sostenibile e a nuovi business e, quindi, anche a nuovi posti di lavoro. In Italia esiste l’Alta Formazione post universitaria che dagli anni Cinquanta trova Eni tra le realtà più all’avanguardia del settore energetico.
Immagine
A cura di Ciaopeople Studios
0 CONDIVISIONI
Immagine

Viviamo in un’epoca di grandi sfide, una su tutte quella di affrontare la crisi climatica globale, ma anche di molteplici opportunità di cambiamento realizzabili grazie alle conoscenze tecnologiche innovative e a una consapevolezza matura e nuova che si è sviluppata negli anni: quella che ci fa affermare che solo insieme si possono vincere queste sfide. Il Green Deal dell’Unione Europea va in questa direzione prevedendo la riduzione di almeno il 55% di emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2030 per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.

Transizione e nuovi lavori

Si comprende perfettamente come il settore dove maggiormente si sta accelerando è quello energetico. Nei prossimi 25 anni sarà il settore che porterà trasformazioni radicali che prevedono la riduzione dell’uso di fonti energetiche fossili a favore di quelle alternative e rinnovabili. In base al rapporto World Energy Transitions Outlook 2023 dell’International Renewable Energy Agency la transizione energetica porterà globalmente circa 40 milioni di nuovi posti di lavoro. Ma saranno le figure professionali a cambiare: si avrà bisogno di energy manager, progettisti e installatori di impianti fotovoltaici ed eolici, di eco-giuristi ed eco-avvocati, green designer, chimici ambientali e tante altre figure indispensabili per immaginare e creare il futuro che ancora ci aspetta.

Il ruolo della formazione per un nuovo futuro: la Scuola Mattei

In questo contesto diventa strategica la formazione dei giovani, i protagonisti dei prossimi decenni, e soprattutto l’Alta Formazione, quella che apre a nuove visioni e all’esplorazione di nuovi modelli di economia sostenibile. Uno degli enti più dinamici in questo settore è Eni che già negli anni Cinquanta ha istituito una scuola d’eccellenza, la prima destinata alla formazione post universitaria: la Scuola Mattei è stata fondata nel 1957 per dare la possibilità ai suoi studenti di incidere sul futuro in campo energetico e ambientale.
L’ambiente è quello internazionale, i docenti sono docenti universitari, manager ed esperti nel settore energetico, il metodo all’avanguardia. Quattro le proposte formative, diverse fra loro per contenuti e obiettivi: Master MEDEA, Master MiNDS e Master GEMS, per i quali sono previste anche borse di studio e Master NEXT-GEN per il quale è previsto un contratto di apprendistato di Alta Formazione e Ricerca.

Per una nuova visione: Master MEDEA e NEXT-GEN

Il Master MEDEA è un Master in Business Administration (MBA) che si rivolge ai migliori laureati in discipline tecnico-scientifiche ed economiche, sia italiani che stranieri. I temi di studio sono rivolti al settore dell’energia e dell’ambiente con un approccio interdisciplinare che porta a una pluralità di sbocchi afferenti al settore energetico e ambientale: amministrazione, finanza e controllo, strategie e relazioni internazionali, contrattualistica, trading, analisi e gestione del rischio, transizione energetica e decarbonizzazione e, per gli studenti con background più tecnico-scientifico, anche ingegneria, tecnologia di prodotto, raffinazione, generazione elettrica, sicurezza e protezione ambientale. Per accedere c’è un bando già aperto che termina, per gli studenti italiani, il 15 maggio (per gli stranieri è già chiuso). Aperto fino al 17 giugno, invece, è il bando che permette di accedere al Master in NEXT-GEN Nuclear Power che propone un programma didattico trasversale, centrato sulle energie alternative e le nuove tecnologie. È ovvio che cuore del programma è l’energia da fusione per la quale Eni è tra le principali pioniere nel mondo nello sviluppo di soluzioni per il confinamento nucleare. Il Master nasce in collaborazione con il Politecnico di Torino e ha l’obiettivo di formare i giovani under 30 laureati in ingegneria e fisica nella progettazione, manutenzione e gestione di centrali nucleari di ultima generazione.

Gli esperti nell’Esplorazione e nei settori delle risorse naturali: Master MiNDS e GEMS

MiNDs, invece, è il Master in Natural Resources Development and Storage rivolto agli studenti eccellenti in Ingegneria, Fisica Matematica e Scienze Geologiche e Geofisiche, con la passione per il mondo dell’energia in tutte le sue sfaccettature, specialmente quelle del settore Natural Resources e dell’Energy Transition. La scadenza per la partecipazione è l’1 ottobre e per coloro che termineranno il Master con una media pari o superiore ai 27/30 c’è la possibilità di ricevere una proposta di assunzione in linea con gli studi. L’ultimo tra i Master di Eni è il Master Geoscience for Energy Eni Master School – GEMS rivolto agli esploratori, a coloro che studiano le pieghe della terra per individuare nuove risorse energetiche e per contribuire alla transizione energetica utilizzando nuovi modelli di energia sostenibile a basse emissioni. Il bando è già attivo, si chiuderà il 9 settembre, ed è rivolto agli studenti meritevoli delle discipline Ingegneristiche, Fisiche, Matematiche e Scienze Geofisiche.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
Eni
0 CONDIVISIONI
 
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views