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Strage Caselle, chiesto l’ergastolo per la colf: “Ideatrice del delitto”

La procura di Torino ha chiesto l’ergastolo per Dorotea De Pippo, accusata di essere l’ideatrice del triplice omicidio avvenuto nel gennaio 2014 in una villetta alle porte di Torino. Il marito, ritenuto l’esecutore materiale della strage, è già stato condannato all’ergastolo.
A cura di Susanna Picone
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Ergastolo anche per Dorotea De Pippo, la ex colf delle vittime della strage di Caselle. È quanto chiede la procura di Torino per la donna accusata di essere l'ideatrice del triplice omicidio avvenuto nel gennaio 2014 in una villetta alle porte di Torino. Il marito Giorgio Palmieri, ritenuto l'esecutore materiale della strage, è già stato condannato all'ergastolo in un altro procedimento. Dorotea De Pippo è accusata di concorso in omicidio plurimo, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, e di altri reati.  Dorotea De Pippo, secondo i pm, ha avuto “un ruolo primario” nell'organizzazione della strage di Caselle. Per la procura “è stata lei a caratterizzare il movente della strage, che non fu determinata soltanto da ragioni economiche”, ossia per sottrarre alle vittime denaro e carte di credito. “Risentimento, rabbia e rancore della donna – hanno proseguito i pm – furono alla base del triplice omicidio premeditato”.

Il legale del figlio delle vittime chiede 1,4 milioni di risarcimento – La strage di Caselle risale alla sera del 3 gennaio 2014. Con un tagliacarte vennero uccisi Claudio Allione, pensionato di 66 anni, la moglie Maria Angela Greggio, 65 anni, e la madre di quest'ultima, Emilia Campo dall'Orto, 93 anni. Una tazzina di caffè, con il dna del killer che poi l'aveva gettata non lontano dalla casa, ha permesso ai carabinieri di incastrare Giorgio Palmieri, 57 anni. Dopo aver confessato, l'uomo ha puntato il dito contro la compagna: la donna avrebbe agito per vendetta, dopo il licenziamento, e nei giorni successivi al triplice omicidio ha ammesso di avere utilizzato le carte di credito della famiglia per prelevare circa tremila euro. L'avvocato di Maurizio Allione, figlio e nipote delle vittime, ha chiesto oltre un milione e 400mila euro di risarcimento per la morte dei genitori e della nonna.

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