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Triplice delitto di Caselle: il killer Giorgio Palmieri condannato all’ergastolo

Giorgio Palmieri è stato condannato all’ergastolo mentre sua moglie, Dorotea De Pippo, è stata rinviata a giudizio. Il 3 gennaio del 2014 la strage alla porte di Torino: morirono Mariangela Greggio, 65 anni, suo marito Claudio Allione, 66, e la madre della donna, Emilia Dall’Orto, 93 anni.
A cura di Susanna Picone
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È stato condannato all’ergastolo Giorgio Palmieri, responsabile della strage di Caselle avvenuta il 13 gennaio di un anno fa. Questa la decisione del gup di Torino, Loretta Bianco, nei confronti dell'uomo che ha confessato di aver ucciso tre persone alle porte di Torino: Mariangela Greggio, 65 anni, suo marito Claudio Allione, 66, e la madre della donna, Emilia Dall'Orto, 93 anni. Marito e moglie e l’anziana donna furono massacrati in casa a coltellate. Palmieri aveva confessato di essere l’autore materiale del triplice delitto e aveva accusato la moglie Dorotea De Pippo, ex colf delle vittime, di aver ideato la strage. Per la donna, che a differenza del marito non ha scelto riti alternativi, il gup ha disposto il giudizio. Il processo nei suoi confronti si aprirà a giugno. Inoltre il giudice ha disposto una provvisionale di 300mila euro in favore di Maurizio Allione, figlio e nipote delle vittime. Il resto del risarcimento dovrà essere stabilito in sede civile. Secondo quanto raccontato da Palmieri, la moglie Dorotea De Pippo aveva litigato con i datori di lavoro perché sospettata di aver rubato una collanina d'oro.  Lei ha sempre negato il furto, ma era stata allontanata dalla villetta. Il killer ha dichiarato che lui e sua moglie avevano bisogno di soldi, da lì l'idea della rapina finita in tragedia.

Il commento del figlio e nipote delle vittime di Caselle – “Oggi ho avuto una parte di giustizia, spero la prima”, così dopo la sentenza Maurizio Allione, il quale ha ringraziato magistrati, carabinieri e giudici per il lavoro che hanno fatto. Il figlio e nipote delle vittime ha aggiunto di essere ancora molto provato dalla vicenda. Poche parole anche da parte dell’avvocato di Allione, Stefano Castrale: “Non si può essere soddisfatti per una vicenda del genere – perché comunque sono morte tre persone. Proviamo soltanto un profondo senso di giustizia”.

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