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Chi è il turista performativo, più impegnato a scattare foto da avere in gallery che a creare veri ricordi

All’epoca del turismo di massa, sempre più persone scelgono le mete dei loro viaggi basandosi esclusivamente sulle ultime tendenze presenti sui social e pensano unicamente a scattare foto e spuntare posti cool dalla lista comune. Un fenomeno che sta diventando sempre più inquietante, ma che ha dato vita a una controtendenza: il digital detox e il viaggio per ritrovarsi. Ecco cosa sono.
A cura di Elisa Capitani
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Dopo il maschio performativo, che finge di avere determinati interessi per conquistare la donna moderna, è possibile anche individuare il turista performativo, ovvero chi va in vacanza seguendo un trend sui social media e solo per fotografare i posti famosi, per dire di aver viaggiato. A differenza del primo, il secondo fenomeno è molto più sviluppato di quello che si pensa: sempre più viaggiatori usano i social per scegliere la loro prossima meta, per trovare quella più "instagrammabile". Un fenomeno che inquieta sicuramente, ma non per forza irreversibile.

Tra turismo di massa e posti cool da spuntare

Nel 2024, il turismo mondiale ha raggiunto un dato davvero importante: 1,4 miliardi di arrivi, superando i livelli pre-pandemia, con la Francia come destinazione più visitata nel mondo, seguita da Spagna e Stati Uniti. In questo contesto, c'è chi parte per scoprire il mondo e chi parte invece per farlo sapere. Nell’era dei social, le vacanze sembrano sempre più una corsa a spuntare mete “instagrammabili”, gli stessi luoghi da cartolina che riempiono i feed ogni estate: tramonti a Santorini, un giro in gondola a Venezia, foto su un'amaca alle Maldive, pontili sospesi sui laghi più famosi. Il viaggio si è trasformato in un vero e proprio rituale collettivo, dove l’esperienza si misura in like e la meta vale quanto la foto che ci si può scattare. Così il turismo di massa si traveste da esclusività, mentre milioni di persone inseguono la stessa illusione di unicità. Sono tutti diversi, ma nella stessa identica foto.

Se non lo posti, non ci sei mai stato

Il ruolo dei social media è profondamente legato al turismo moderno. Infatti, influenza ogni fase del viaggio, dall'ispirazione e pianificazione, alla condivisione durante e dopo la vacanza: i social sono sempre presenti, sono diventati il nostro nuovo compagno preferito. Non si scelgono più luoghi che si vogliono davvero visitare, ma quelli che l'influencer o la pagina instagram di turno consiglia, spesso usati a loro volta come potenti strumenti di marketing delle aziende. Molti scelgono le destinazioni basandosi sulla loro predisposizione a essere fotogeniche per i social media, pensando già alla sfilza di foto della vacanza da postare una volta rientrati.

Il digital detox che cambia la situazione

In questo clima di overtourism, un aiuto potrebbe venire da un'altra pratica che si è sviluppata parallelamente, il digital detox. Sempre più persone, infatti, sopraffatte da una quotidianità passata dietro a uno schermo, sentono il bisogno di fare pause detox dai social media e viaggiare con lo scopo di ritrovarsi. Per queste persone riconnettersi con sé stesse e il mondo che le circonda, alla Mangia, Prega, Ama, è fondamentale per ritrovare un equilibrio sano tra vita online e vita offline e migliorare il benessere mentale.

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