Lo sfogo di Millie Bobby Brown sul body shaming: “Mi dicono che sembro una sessantenne, è bullismo”

L'infanzia in una famiglia affiatata e amorevole, gli studi di danza e recitazione, il trasferimento a Los Angeles per inseguire il suo sogno, i primi ruoli in NCIS e Modern Family infine la fama mondiale raggiunta con Stranger Things: intervistata da Vogue, Millie Bobby Brown ha ripercorso questi ultimi anni ricchi di cambiamenti. Aveva circa 11 anni quando ha iniziato a interpretare Undici nella popolarissima serie tv Netflix: anno dopo anno, stagione dopo stagione è cresciuto il personaggio, ma è cresciuta anche lei. Per una fetta di pubblico le due cose sono inconcepibili, come se il suo aspetto dovesse rimanere cristallizzato. È il rischio che si corre quando si veste i panni di un personaggio amato, che diventa iconico e rappresentativo: si rimane come prigionieri di quella gabbia estetica. Nel suo caso, la fisiologica trasformazione da bambina a donna è stata vista con occhio molto critico. Le sono state rivolte parole pesanti, che l'hanno fatta soffrire. Ne ha parlato nuovamente anche a Vogue.
Millie Bobby Brown contro chi le fa body shaming
L'attrice ha spiegato che il successo mondiale che le ha dato il ruolo di Undici in Stranger Things l'ha esposta anche a rischi, pericoli, momenti di crisi: era perennemente sessualizzata nonostante fosse una bambina, era seguita dai paparazzi, era sulla bocca di tutti, che erano liberi di dire qualunque cosa sul suo conto. All'epoca soffriva per questo, comprensibilmente: si è sentita depressa, vulnerabile, ha cominciato a guardarsi allo specchio e sentirsi sbagliata, vittima del confronto. A 16 anni ha pubblicato un video su Instagram, rispondendo a una serie di commenti sgradevoli e di titoli di giornali poco edificanti, chiedendo più gentilezza. Oggi di anni ne ha 21 anni, ma poco è cambiato: sicuramente ha le spalle più forti, ma è consapevole di quanto il bullismo e il body shaming siano un problema irrisolto. Difatti si esprime spesso su questi temi. Anche di recente si è sfogata ancora contro chi critica il suo aspetto fisico, accusandola di essere troppo rifatta, di dimostrare più anni di quelli che ha realmente, di invecchiare male.

Sentirsi continuamente un bersaglio è sbagliato e nell'intervista ha chiarito quanta cattiveria gratuita ci sia in giro, sui social ma anche sui giornali: "Cosa si è fatta alla faccia? Perché si è fatta bionda? Sembra una sessantenne! Rispetto il giornalismo. Adoro leggere articoli sulle mie persone preferite e sapere cosa stanno facendo. Capisco anche che ci siano i paparazzi, anche se sono invadenti, anche se mi sembrano una merda: ma è il loro lavoro. Però non attaccarmi subito nel tuo titolo. È davvero sbagliato ed è bullismo, soprattutto nei confronti delle ragazze che sono nuove in questo settore e stanno già mettendo in discussione tutto".

L'attrice ha ricordato un episodio in particolare: quando su un red carpet anni fa, per divertimento, per cambiare del tutto stile e vedersi diversa, fece una tintura bionda, in stile Pamela Anderson/Paris Hilton. Era un press tour e lei voleva solo divertirsi, ma la stampa fu feroce nel giudicare quel cambio look: "Sono stata depressa per giorni. Piangevo continuamente". Poi ha cambiato prospettiva: "Se il fatto che io sia bionda o che mi trucchi troppo vi dà davvero fastidio, lo farò, non solo per me stessa, ma per ogni altra ragazza che vuole provare una nuova acconciatura o sfoggiare un rossetto rosso. Ho 21 anni. Voglio divertirmi, giocare e essere me stessa".

Ha preso molto a cuore questa causa e crede fermamente di poter essere d'aiuto a tanti altri coetanei più fragili, che hanno bisogno di esempi positivi che li indirizzino sulla giusta strada, quella dell'accettazione, con la certezza di non aver nulla di sbagliato: "Non posso mettere a tacere 500 milioni di persone dietro i loro telefoni. Ma posso incoraggiare e dare potere ai giovani. Possiamo instillare amor proprio e fiducia nelle ragazze, in modo che possano credere in loro stesse a prescindere da ciò che dicono gli altri. Questo posso farlo e lo farò". Oggi il suo aspetto genera clamore o scalpore o scandalo, ma se ne frega: "Se devo essere il tuo sacco da boxe va bene. Perché non mi interessa più".