Qual è il grattacielo di New York che ha avuto una possibilità su 16 di crollare

Era il 12 ottobre 1977 quando il colosso bancario Citicorp inaugurò quello che all'epoca era il settimo grattacielo più alto di New York. Si chiamava Citigroup Center e con i suoi 277 metri divisi su 59 tagliava lo skyline di Midtown, distinguendosi per originalità con un caratteristico tetto spiovente. Sebbene non fosse universalmente apprezzato, è stato considerata a lungo una struttura da record, capace di dominare la scena architettonica newyorkese. Oggi, però, le cose sono cambiate e non solo perché è stato ribattezzato 601 Lexington: è stato scoperto che l'edificio nascondeva un grave difetto nella progettazione che lo rendeva a forte rischio crollo.
I problemi strutturali del Citigroup Center
Perché il Citigroup Center avrebbe potuto uccidere migliaia di newyorkesi? La struttura originale, quella costata 128 milioni di dollari, era molto vulnerabile al vento, dunque una tempesta o delle condizioni meteo avverse avrebbero potuto farlo crollare in poche ore. La sensibilità al vento era dovuta al suo design insolito e alla posizione in cui sorgeva, nel centro di Manhattan. L'ingegnere che la progettò, William LeMessurier, si rese conto dell'errore nel luglio del 1978, in piena stagione di uragani, e cominciò a far lavorare i saldatori all'insaputa dei proprietari e degli occupanti dell'edificio. In quel momento il grattacielo sarebbe potuto crollare con un vento a 113 km/h, vento da uragano che in media colpiva New York ogni 55 anni. Se lo smorzatore avrebbe smesso di funzionare in caso di mancanza di energia elettrica, sarebbe bastato addirittura un vento molto meno intenso (che in media colpiva la città ogni 16 anni).

Come è stato corretto l'errore
L'ingegnere sviluppò un sistema di rinforzo strutturale che funzionava come un esoscheletro, così da distribuire in modo sicuro le sollecitazioni del vento e i carichi gravitazionali. Per ridurre il movimento del grattacielo in caso di forti venti propose anche l'installazione di un contrappeso sui piani superiori della torre, ovvero un blocco di cemento da 400 tonnellate posizionato su una pellicola scivolosa che scorreva nella direzione opposta rispetto al movimento dell'edificio. I modelli furono testati nelle gallerie del vento e permisero all'ingegnere di ottenere una grandissima notorietà. L'unico piccolo "inconveniente"? Quando i lavori partirono nel 1974, tenne tutti all'oscuro dell'errore, così non rovinarsi la carriera ma è chiaro che l'intervento fu non poco rischioso, nonché una vera e propria corsa contro il tempo. La reale portata del pericolo venne resa pubblica solo nel 1995 e, sebbene non abbia creato problemi a LeMessurier, ancora oggi quest'ultimo viene ricordato per il suo errore di calcolo.
