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Torna l’ora solare, come non mandare in tilt il ritmo sonno-veglia: i consigli dell’esperto

Domenica 26 ottobre 2025 torna l’ora solare: le lancette degli orologi si spostano indietro, dalle 3:00 alle 2:00, dormendo un’ora in più. Questo passaggio causa uno scombussolamento nel nostro corpo, come ha spiegato a Fanpage.it l’esperto.
Intervista a Prof. Luigi Ferini Strambi
direttore del Centro di Medicina del Sonno
A cura di Giusy Dente
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Siamo vicini al ritorno dell'ora solare: quest'anno la fatidica data è a cavallo tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025. Durante la notte, quindi alle 3:00 per l'esattezza, sposteremo tutti le lancette dell'orologio un'ora indietro, guadagnando un'ora di sonno. Questo cambiamento, benché minimo, ha ripercussioni sul nostro corpo, che ci mette comunque un po' ad abituarsi, a riadattarsi a un ritmo che è comunque nuovo, diverso rispetto a quello abituale andato avanti per mesi. Il professor Luigi Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno, ha spiegato a Fanpage.it perché risentiamo così tanto del passaggio dall'ora legale a quella solare e come gestirlo.

Cosa succede al nostro corpo quando cambia l'ora

In alcuni Paesi del mondo vige l'alternanza tra ora solare e ora legale, dunque si spostano le lancette dell'orologio due volte all'anno, una un'ora in avanti e una un'ora indietro. L'Italia è tra questi Paesi, nonostante si parli da molto tempo di lasciare solo quella legale. Il passaggio dall'una all'altra causa un certo scombussolamento.

L'esperto a Fanpage.it ha spiegato: "Anche solo un'ora comporta comunque delle variazioni dei ritmi circadiani che a loro volta incidono su tutte le funzioni del nostro organismo. È una sorta di mini jet lag: nulla di impressionante, però comunque c’è una modificazione di tutte le nostre funzioni biologiche. Per il nostro organismo è molto meno problematico il ritorno all'ora solare rispetto all'ora legale: è meno impattante sulla salute. L'arrivo dell'ora legale, quando spostiamo le lancette in avanti, è più problematica perché perdiamo un'ora di sonno, si verifica una parziale privazione di sonno. Questo spiega perché ad esempio con l'arrivo dell'ora legale aumentano nei giorni successivi i ricoveri ospedalieri per patologie cardiovascolari: perché dormendo di meno si ha un maggiore rilascio di cortisolo, quindi non si ha quella diminuzione fisiologica che abbiamo tutti durante la notte e che comporta un abbassamento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. Il possibile impatto sull'apparato cardiocircolatorio, legato alla privazione di sonno, non si osserva invece con il ritorno all'ora solare".

Il fatto che si dorma un'ora in più, però, non annulla del tutto le ripercussioni: "Comunque devo riorganizzare tutti i miei ritmi biologici". Ci sono molti aspetti interessati: "Non riguarda soltanto l'alternanza sonno-veglia, ma anche ad esempio la liberazione degli ormoni che hanno una ritmicità particolare. Persino la motilità intestinale ha una precisa ritmicità. Anche lo spostamento di una sola ora determina una modificazione di questa ritmicità, creando un po’ di scombussolamento".

Come comportarsi per gestire il cambio d'ora

Fortunatamente è uno scombussolamento che dura poco. L'esperto ha sottolineato: "Non bisogna drammatizzare, perché nel giro di pochi giorni tutto torna ad essere come prima: 4- 5 giorni sono sufficienti. I bambini e gli anziani sono quelli che sostanzialmente risentono maggiormente del cambiamento, essendo più legati a tempi precisi: andare a dormire alla stessa ora, mangiare alla stessa ora. Hanno orari fissi molto più rigidi rispetto ad un adulto".

I suoi consigli per gestire lo spostamento delle lancette sono: "Nei 2-3 giorni che precedono il ritorno dell'ora solare bisognerebbe anticipare un po' la cena di circa 15-20 minuti. Così come anticipare anche il momento in cui si va a dormire la sera. Così ci si comincia ad adattare al nuovo orario. È esattamente la stessa strategia da applicare prima di un viaggio transcontinentale, per far adattare l'organismo al nuovo orario che si incontrerà nel nuovo Paese. Serve una piccola preparazione. Al mattino bisogna essere subito pronti e cercare senza indugio di attivarsi, esponendosi alla luce e facendo attività fisica. Meglio limitare anche l'uso di caffè, perché l’eccesso di caffè può creare difficoltà di addormentamento. Bisogna comunque cercare di restare tranquilli, sapendo che i disagi creati dal cambio dell’ora sono transitori: solo qualche giorno di pazienza e poi l'organismo si rimette in sesto."

Questo è uno dei motivi che rendono più vantaggiosa l'ora legale rispetto a quella solare: "Mantenere sempre l'ora legale vuol dire avere più ore di luce durante la giornata, che si traduce nella possibilità di svolgere una maggiore attività sportiva all'aperto, ma anche nella possibilità di avere una maggiore attività sociale. Il ritorno all'ora solare ci fa diventare come orsi in letargo. Facendo meno attività fisica, avendo meno attività sociale e meno ore di luce, si arriva ad avere un impatto negativo anche sull'umore, in rapporto a diminuiti livelli di serotonina".

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