Si può superare un tradimento? La psicologa: “Riconoscere il dolore permette di elaborarlo in modo costruttivo”

Il tradimento è uno degli eventi più destabilizzanti in una relazione, lo sa bene chi ci è passato. Colpisce al cuore della fiducia, mette in discussione anni di condivisione e fa emergere emozioni intense come rabbia, umiliazione e delusione. Ma si può davvero superare un tradimento e ritrovare un equilibrio con il partner, oppure è una ferita destinata a lasciare cicatrici indelebili? La Dott.ssa Chiara Simonelli, psicoterapeuta e sessuologa alla Fondazione Sapienza di Roma, ci guida attraverso questo percorso complesso, esplorando le condizioni necessarie per ricostruire fiducia e intimità.
Riprendersi dal trauma
Secondo Simonelli, superare un tradimento richiede innanzitutto di valutare la solidità del rapporto: “Alla base di un possibile recupero per la persona che è stata tradita, è importante avere comunque una relazione solida e sincera”. Il tradimento, infatti, mette in luce fragilità già presenti nella coppia e amplifica le insicurezze individuali. Il primo passo per la persona tradita è riconoscere i propri sentimenti senza giudicarli, accettando il dolore, la rabbia e l’umiliazione come reazioni naturali. Questo processo permette di capire se le basi della relazione sono sufficientemente solide per un eventuale recupero. "È altrettanto importante evitare di concentrarsi eccessivamente sui dettagli dell’infedeltà: la curiosità morbosa e la comparazione con l’altra persona possono ingigantire il senso di inadeguatezza e impedire di guardare alla relazione nel suo complesso", spiega l'esperta. La consapevolezza dei propri bisogni e dei propri limiti diventa così fondamentale per decidere se e come affrontare il futuro della coppia.
Ricostruire la fiducia
Il recupero della fiducia richiede tempo, trasparenza e impegno reciproco. Simonelli spiega che è necessario osservare concretamente la volontà del partner di ristabilire il rapporto: “Vedere effettivamente che l’altro è nella condizione di voler recuperare” è un passo essenziale. Ciò significa non solo attraverso scuse e parole, ma gesti coerenti che dimostrino la scelta di restare insieme, come un comportamento costante di rispetto e presenza emotiva. In questa fase, il perdono non deve essere visto come un atto immediato e totale: "Alcune persone, grazie a una solida identità emotiva, riescono a perdonare presto, mentre altre hanno bisogno di tempo per elaborare la delusione e il senso di abbandono. È inoltre importante evitare dinamiche di controllo esasperate, come la richiesta costante di spiegazioni o la sorveglianza dei comportamenti del partner, che rischiano di trasformare il recupero in una gabbia emotiva", spiega Simonelli. La costruzione di fiducia passa anche attraverso piccole azioni quotidiane e momenti condivisi che confermano l’impegno reciproco e ricreano un senso di sicurezza all’interno della coppia.
Gestire emozioni e regressioni
Il percorso di recupero dal tradimento non riguarda solo la fiducia, ma anche la gestione delle emozioni profonde e delle regressioni psicologiche. Simonelli osserva che chi è stato tradito può sentirsi “come un bambino abbandonato”, provando una vulnerabilità che emerge nei momenti di intimità o nelle situazioni quotidiane più normali. In questi casi, è fondamentale non negare le proprie sensazioni e comprendere l’origine del dolore: "Riconoscere il dolore permette di elaborarlo in modo costruttivo e di affrontare la relazione con maggiore consapevolezza", racconta l'esperta. Un altro elemento chiave è il dialogo aperto con il partner, non per accusare, ma per chiarire aspettative, emozioni e paure, evitando che il rancore e la gelosia diventino ostacoli permanenti. La psicologa sottolinea come la combinazione di riflessione personale, perdono graduale e confronto sincero possa trasformare l’esperienza traumatica in "un’opportunità di crescita per la coppia, rafforzando l’intimità e creando una relazione più consapevole e matura, in cui le ferite, pur dolorose, non definiscono più il rapporto ma ne diventano un punto di partenza per ricostruire fiducia e complicità".