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Dimmi che regalo fai e ti dirò chi sei: perché i doni di Natale ci dicono sempre qualcosa di noi

Natale tempo di regali. Esiste anche una psicologia del dono: ogni regalo che facciamo infatti racconta sempre qualcosa di noi. Ne abbiamo parlato con la psicologa Patrizia Mattioli.
Intervista a Dott.ssa Patrizia Mattioli
Psicologa, psicoterapeuta, membro della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva
A cura di Francesca Parlato
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C'è chi si riduce all'ultimo minuto, chi li pianifica già a novembre. I regali sono croce e delizia delle feste. La scelta di un dono non è mai casuale, chi fa un regalo ci mette impegno, vuole intercettare i gusti dell'altro, stupire e qualche volta anche fare bella mostra di sé. Un regalo non è mai solo un regalo, ci dice sempre qualcosa di noi e anche del rapporto che abbiamo con il destinatario. "La scelta di un regalo ci dice chi siamo – spiega a Fanpage.it la psicologa e psicoterapeuta Patrizia Mattioli – Attraverso il regalo esprimiamo sicuramente quello che siamo come anche quello di cui abbiamo bisogno e desideriamo personalmente, tanto che a volte regaliamo oggetti che in realtà vorremmo ricevere. Ma esprimiamo anche  il tipo di rapporto che abbiamo con la persona a cui dedichiamo il dono, quanto la conosciamo e quanto siamo in sintonia con i suoi bisogni e desideri". Per alcune persone particolarmente sensibili al giudizio altrui il regalo può diventare anche una fonte di stress. "Un regalo può essere impegnativo può manifestare la difficoltà per esempio di esporsi. Se siamo in generale particolarmente suscettibili alle opinioni degli altri, di chi riceve il nostro regalo, sentiamo molto il rischio di essere in qualche modo valutati in base alle scelte di regalo che facciamo".

Chi regala un'esperienza

I regali possono essere anche immateriali. Negli ultimi tempi molte persone scelgono di regalare un'esperienza, anziché qualcosa da poter impacchettare sotto l'albero. Un weekend fuori, una cena, una giornata in una spa, una degustazione. "Si tratta di regali focalizzati sull'esperienza anziché sull'oggetto. Ed è un po’ come dire alla persona di prendersi cura di sé e di prendersi uno spazio di relax, di rallentare un po’ nei ritmi. Ma allo stesso tempo si vuole in qualche modo anche essere partecipi dell’esperienza che si sollecita". Chi sceglie questo tipo di dono prova due tipi di piaceri diversi: "Oltre al piacere di averla regalata si identifica anche con il piacere che proverà la persona nell’usufruire di quell’esperienza".

Chi realizza il proprio regalo a mano

Non si tratta di un'abitudine molto comune, ma quando si riceve un regalo realizzato a mano il piacere è sicuramente raddoppiato. C'è cura, impegno, tempo dietro un dono di questo tipo. "Il regalo fatto a mano ha in genere una connotazione maggiormente affettiva".  Il dedicare del tempo e fare le cose e con le proprie mani sono segnali che ci dicono molto del rapporto e dell'affetto che una persona nutre nei confronti del destinatario del regalo.

Chi regala oggetti e dispositivi elettronici

Apparentemente, soprattutto pensando ai regali realizzati a meno, regalare uno smartphone o un elettrodomestico, potrebbe apparire freddo e distante. Ma in realtà non è necessariamente così. "Sicuramente chi sceglie questo tipo di oggetti va molto sulla funzionalità e sull’utilità di un regalo. Ma può avere ugualmente una connotazione molto affettiva se si conosce bene il destinatario e si sa che è un un oggetto di cui effettivamente ha bisogno o se è particolarmente desiderato. Diversamente rappresenta comunque l’utilità del regalo e perciò espone meno la persona a eventuali valutazioni perché un elettrodomestico ad esempio, può sempre essere utile".

Chi sceglie di regalare abbigliamento intimo

Lingerie, completini intimi sono tra i regali più gettonati di Natale, soprattutto tra le coppie più giovani, ma non sempre sono una buona idea. "Regalare un capo di abbigliamento intimo sta a significare magari una certa confidenza e intimità con la persona a cui si rivolge il regalo o anche il desiderio di aumentare l’intimità con quella persona – suggerisce la psicologa – Ma in quest'ultimo caso non è detto che sia ricambiato, anzi potrebbe essere vissuto da chi lo riceve come un eccesso di vicinanza, un’invadenza, una mancanza di sintonia". 

Il regalo perfetto

Ogni regalo quindi ci dice qualcosa di noi, ma il regalo perfetto esiste davvero? "Chi cerca il regalo perfetto ha paura di deludere le aspettative. Ma in realtà non esiste il regalo perfetto. Può essere perfetto per chi lo compra ma non necessariamente per chi lo riceve. Se proprio vogliamo, può essere perfetto un regalo che tiene conto dell’effettivo desiderio/bisogno del destinatario. Possiamo definire perfetto soltanto il regalo fatto pensando a chi lo riceverà e non al valore generale di un oggetto o un’esperienza".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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