Zverev e Shelton in imbarazzo per la domanda su Sinner e Alcaraz: la risposta li fa sbellicare

Prima di sfidarsi sul cemento indoor di Torino, i tennisti protagonisti delle ATP Finals hanno dovuto fare i conti con la sala stampa. Zverev e Shelton, in particolare, hanno vissuto un momento tutt’altro che semplice, quando hanno dovuto rispondere a una domanda particolare in conferenza. Il tennista tedesco e quello americano avrebbero preferito essere nel gruppo di Alcaraz oppure in quello di Sinner, dove poi sono effettivamente stati sorteggiati?
Un quesito, quello posto da Ubaldo Scanagatta, che ha messo in difficoltà entrambi: Zverev e Shelton infatti si sono guardati, scoppiando poi a ridere. Nessuno dei due però si è tirato indietro, anche se la risposta è stata articolata in modo decisamente diverso.
Shelton e Zverev in difficoltà sulla domanda su Sinner e Alcaraz alle Finals
Ben, preso un po’ alla sprovvista, ha dato la sensazione di cercare una risposta politically correct: "Penso che, sai, è la mia prima volta che gioco questo torneo qui in Italia. Sono uno a cui piace sentire il pubblico, l’energia della folla, che sia a favore o contro di me. Quindi speravo di essere nel gruppo con qualunque italiano ci fosse nel torneo, per poter sentire quell’atmosfera e vivere quell’esperienza. Pensavo sarebbe stato molto bello".
Zverev risponde in modo perentorio
Si è certamente reso conto di essersi un po’ "arrampicato sugli specchi" e infatti lo stesso Zverev ha sorriso sornione durante la sua chiosa: "Non so se è esattamente la risposta che cercavi o se intendevi chiedermi in quale gruppo avrei voluto essere, ma credo che sarebbe stata un’esperienza fantastica giocare contro un italiano qui a Torino". Quando la palla è passata a Sascha, ecco la risposta perentoria: "Carlos". I due tennisti sono scoppiati nuovamente a ridere, probabilmente per la differenza nella modalità della risposta.
In un altro momento, Zverev ha spiegato meglio la sua preferenza: "Sono sicuramente tra i migliori giocatori del mondo. Per me, su questa superficie in particolare e al coperto, su un campo duro veloce – e penso che questo campo sia molto più rapido rispetto a Parigi – Jannik è il miglior giocatore del mondo in questo momento. E credo che, se lo chiedessi a Carlos, probabilmente sarebbe d’accordo".