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Tatjana Maria compie l’ultima impresa: chi è la 37enne che ha vinto a sorpresa il torneo del Queen’s

Tatjana Maria, 37 anni e madre di due figlie, ha vinto il torneo WTA 500 del Queen’s Club partendo dalle qualificazioni. Un successo storico che la rende la tennista più anziana di sempre a imporsi su erba a questo livello. Un trionfo costruito tra slice, volée e resilienza.
A cura di Michele Mazzeo
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Sul sacro prato del Queen's Club, dove il tennis profuma di storia, Tatjana Maria ha riscritto le gerarchie. A 37 anni, con due figlie e una carriera che sembrava aver detto tutto, la tedesca ha vinto il WTA 500 di Londra partendo dalle qualificazioni e interrompendo una striscia negativa di nove sconfitte consecutive. Un trionfo che va ben oltre il risultato sportivo e diventa racconto di resilienza, stile e determinazione.

Contro la testa di serie numero 8 Amanda Anisimova, Maria ha dominato la finale con un secco 6-3 6-4, imponendo il suo tennis d'altri tempi: rovesci slice, gioco di volo elegante e lettura perfetta dei ritmi. Una prestazione lucida, tattica, costruita punto su punto, contro un'avversaria più potente ma incapace di leggere il copione impostato dalla veterana tedesca. Con questa vittoria, Tatjana Maria diventa la più anziana vincitrice di un torneo WTA 500 su erba. Sale al numero 43 del ranking mondiale, a un passo dal suo best ranking (42), e porta a quattro il numero dei titoli WTA in singolare, tutti conquistati senza mai perdere una finale.

Il torneo del Queen's, che tornava ad accogliere il circuito femminile dopo 52 anni, ha trovato in Maria l'eroina perfetta. L'ultima a vincere fu la russa Olga Morozova nel 1973. Stavolta a scrivere la storia è stata una mamma viaggiatrice, che ha battuto in sequenza Fernandez, Muchova, la campionessa di Wimbledon Rybakina, Madison Keys e infine Anisimova.

Un successo nato dalla strategia. Maria ha messo pressione fin dall'inizio, conquistando il break già nel primo set e mantenendo il vantaggio con freddezza. Ha salvato momenti delicati con la forza mentale che la contraddistingue, come quando nel secondo set ha vinto un game da 20 punti, che ha lasciato Anisimova visibilmente provata, quasi in lacrime.

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I numeri raccontano l'equilibrio (68 punti a 57), ma la differenza l'ha fatta l'intelligenza tattica. Maria ha chiuso con 7 ace, 69,7% di prime in campo e il 66% dei punti vinti sulla prima. Una prestazione quasi chirurgica, impreziosita da drop shot e passanti millimetrici, frutto di uno stile che oggi sembra appartenere a un'altra epoca.

Dietro questa favola c'è una storia personale ancora più potente. Sposata dal 2013 con l'ex tennista Charles-Édouard Maria, suo allenatore, Tatjana ha scelto di non separarsi mai dalla famiglia: "O tutti o nessuno", ha sempre detto. Dopo la nascita della primogenita Charlotte, nel 2014 è rientrata in campo, cambiando addirittura tecnica: ha adottato il rovescio a una mano, oggi diventato marchio di fabbrica.

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Tra un match e una visita culturale, come quella raccontata nel 2023 a Gaiba, dove tra una partita e l'altra passeggiava per Ferrara con le figlie, Maria ha trasformato il tennis in un viaggio di famiglia. Un viaggio che oggi fa tappa nella leggenda del Queen's, dove ha firmato l'impresa più grande della sua carriera. E non è un caso che a festeggiare con lei sull'erba con il trofeo appena conquistato ci fossero proprio le figlie e il marito.

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