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US Open 2024 di tennis

Sinner e Draper, l’amicizia nata per caso nei momenti più difficili: “Ci siamo mandati messaggi”

Sinner e Draper si sfideranno in semifinale agli US Open, dopo aver giocato insieme in doppio in coppia a Montreal. Entrambi hanno raccontato la loro amicizia nata da lontano, e non sono mancati i retroscena.
A cura di Marco Beltrami
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Non sarà facile per Jannik Sinner e Jack Draper affrontarsi nella semifinale degli US Open. Questo perché il tennista italiano, numero uno del ranking ATP, e quello destinato a diventare il numero 20, sono legati da un rapporto amicizia che dura da tanti anni. Entrambi ne hanno parlato, tra un sorriso e l'altro proprio in questa esperienza americana in cui stanno sfoderando un rendimento importante. E non sono mancati anche i retroscena.

Draper e Sinner prima avversari e poi amici, il racconto del primo incontro

Jack Draper e Jannik Sinner sono entrambi del 2001 e hanno condiviso spesso il campo a livello giovanile. Il loro percorso condiviso è iniziato tanto tempo fa, come svelato proprio dal britannico durante gli US Open. In merito al fatto del doppio giocato in coppia a Montreal, Draper è tornato indietro nel tempo agli inizi della loro amicizia: "La prima volta che ho incontrato Jannick eravamo ad un torneo under 18, in un doppio ITF. Non lo conoscevo, ma è stato strano seguire il suo percorso perché quando era più giovane, probabilmente non era uno dei migliori a livello juniores".

E Draper ha candidamente ammesso che all'epoca Sinner non sembrava così "competitivo" e per questo sia lui che il suo compagno, puntavano a giocare spesso su di lui, anello debole della coppia: "Ricordo di aver giocato contro lui in doppio e ci dicevamo ‘oh, colpiamolo perché non è il miglior giocatore in campo'".

La scalata di Sinner nel tennis mondiale vista da Draper

Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora, per Sinner che è si è preso il trono del tennis mondiale. Un'escalation che ha intrigato Draper: "Ho visto i suoi progressi: dalla vittoria del Challenger di Bergamo fino ad arrivare davvero tra i primi 20, molto rapidamente quando tutti noi eravamo più o meno 300, 400 al mondo. Ovviamente l'ho seguito e ho sempre pensato che fosse molto educato e un ragazzo straordinario. Anche il suo tennis è incredibile".

Sinner e Draper e lo scambio dei messaggi nei momenti difficili

Draper e Sinner sono molto legati e infatti hanno condiviso il campo nel Masters di Montreal giocando in coppia e togliendosi anche delle soddisfazioni. Lo stesso Draper ha rivelato che lui e Jannik si sentono spesso incoraggiandosi anche nei momenti meno belli: "Siamo sempre rimasti in contatto negli ultimi due anni. Jannik è un buon amico, qualcuno a cui sono decisamente legato. Sai, ci mandiamo messaggi nei momenti belli e in quelli brutti. È uno sport duro da praticare quando sei un ragazzo giovane. Sei in viaggio, stai praticando uno sport così incessantemente intenso, sia fisicamente che emotivamente, ed è difficile, non abbiamo molti amici. Quindi avere il supporto di qualcuno che sta attraversando questa situazione è davvero grandioso".

Sinner conferma l'amicizia e la stima per Draper

Sinner dal canto suo non ha mai nascosto la stima per il britannico, con il quale ha tanti interessi in comune (sono entrambi testimonial di prestigiosi brand di moda) scherzando anche su quelle prime avventure in doppio da avversari, un po' sfortunate: "A livello juniores non sono mai stato bravo (sorride, dr). Non ricordo di aver giocato contro di lui in doppio, ma ricordo di averlo visto da fuori. Il suo colpo di palla è sempre stato molto, molto buono. È vero: ci mandiamo messaggi quando abbiamo momenti belli o brutti, sai, cercando di tenerci su. È una grande amicizia. Ovviamente cerchiamo di mettere da parte questo quando ci ritroviamo in campo. Penso che sia abbastanza ovvio. Ma, sai, ogni volta che ci stringiamo la mano, è di nuovo amicizia e tutto andrà bene".

E ora agli US Open per la seconda volta in carriera Sinner e Draper saranno avversari. Il primo precedente risale al 2021, quando ad imporsi sull'erba fu il secondo. Sul cemento americano però sarà un'altra storia, con un'unica certezza: in campo non mancherà il rispetto.

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