Perchè i tennisti scelgono le palline e ne scartano altre: le motivazioni sono due

Ci sono alcuni gesti che i tennisti ripetono costantemente e meccanicamente durante le partite, tra questi c'è la scelta accurata delle palline prima del servizio. I giocatori se le fanno passare dai raccattapalle e, dopo averle guardate con attenzione, selezionano quella che reputano migliore e scartano. Cosa c’è dietro questa azione? Le motivazioni possono essere due: una di natura tecnica (alcune sono più ruvide, altre lisce e anche l'usura è un aspetto importante), l'altra più "psicologica". È un rituale molto comune, che scandisce i momenti prima della battuta soprattutto nei momenti cruciali di un match, e vi ricorrono anche i più forti al mondo quali Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
Cosa guardano i tennisti per scegliere le palline prima di battere
Tutto dipende innanzitutto dalle condizioni della pallina. Durante i tornei ATP si usano 6 palline nuove che vengono cambiate ogni nove game, fatta eccezione per l’inizio partita, quando vengono sostituite dopo soli sette giochi. Prima di procedere alla battuta, i giocatori si fanno passare almeno tre palline e le tastano per valutarne la consistenza e l’usura. Il feltro è l’elemento che consente di controllare meglio la sfera al momento dell’impatto con il piatto corde: influenza rimbalzo e velocità a seconda dell'usura.

Una pallina nuova, infatti, ha un feltro più pettinato e regolare: questo significa che incontrerà meno resistenza nell’aria, viaggiando più velocemente. È la situazione ideale soprattutto per la prima di servizio, che di solito è più potente, piatta e con più margini di rischio, alla ricerca di un ace.
Quando la scelta di una pallina usurata può essere strategica
Al contrario, una pallina più usurata presenta un feltro meno regolare e più voluminoso: viaggia più lentamente a causa dell’attrito, rendendo il colpo meno veloce ma più controllabile. Una pallina del genere può essere congeniale per una seconda di servizio, in cui si cerca maggiore controllo e rotazione. Si tratta ovviamente di differenze minime, ma che ad alti livelli possono fare la differenza.
Perchè i tennisti si soffermano a scegliere le palline: il fattore psicologico
C’è poi anche un fattore psicologico direttamente legato a perché esaminano tre palline: quei pochi secondi di scelta permettono al tennista di fare mente locale, ritrovare la concentrazione e prepararsi al punto successivo. In ultima analisi, entra in gioco anche un pizzico di scaramanzia. Alcuni giocatori preferiscono servire con la stessa pallina utilizzata nel punto precedente, magari quella con cui hanno appena fatto un ace. In questi casi bisogna essere bravi a riconoscerla — più facile sull’erba, dove può restare il segno del gesso in caso di riga colpita.