Moutet al Roland Garros perde ma dà spettacolo: regala un fiore a un tifoso e fa ridere Djokovic

Corentin Moutet è genio e sregolatezza, un tennista geniale e imprevedibile, che ama gli eccessi, o meglio che non ne può fare a meno. Contro Novak Djokovic, però, il francese sapeva di non poter esagerare, il rispetto dovuto a un grande campione si è visto eccome durante la partita del secondo turno del Roland Garros, nella quale comunque Moutet ha regalato spettacolo, e nonostante la sconfitta è uscito con il sorriso dal campo.
Moutet regala un fiore a uno spettatore
Djokovic, reduce dal 100° torneo vinto in carriera (a Ginevra), al Roland Garros è partito sornione, sa di non essere il favorito, ma sotto sotto spera in un colpaccio. Con Moutet qualche insidia poteva esserci, ma più per un singolo set. L'approccio è stato quello dei giorni migliori. Lotta sì, ma a senso unico. 6-3 il primo set, nel secondo è 3-2 per il serbo. Moutet arranca, perde un punto e sembra pronto a distruggere una fioriera, si avvicina al vaso, si ferma, prende un fiore e lo regala a uno spettatore. Un bel gesto, sorprendente, e probabilmente unico nel suo genere. Sorridono tutti, il ragazzo, chi gli è affianco e pure il tennista.
Scambio spettacolare e sorrisi veri tra Djokovic e Moutet
Il francese subisce un altro break, Djokovic si invola sul 5-2 e mette le mani pure sul secondo set, nell'ottavo gioco i due danno vita a un punto incredibile. Moutet prova ad aggredire dal fondo, con una palla corta chiama a rete Djokovic, che ha sempre capacità atletiche splendide, ci arriva e risponde, il francese è pronto a fa un millimetrico pallonetto, l'ex numero 1 torna indietro, recupera e risponde con un colpo magnifico, Moutet è ben appostato e tira fuori un colpo che non esiste, con quello vince il punto. Guarda Djokovic sorride, quasi si scusa, ma a sorridere di più è Djokovic, che in oltre vent'anni di carriera mai probabilmente ha sorriso così tanto dopo aver perso un punto. Moutet si prende la scena, prima di perdere in tre set dopo un'oretta.