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Australian Open

Monfils non vince una partita da un anno: le lacrime dopo il ko agli Australian Open

Sfogo a sorpresa di Gael Monfils che si è lasciato andare alle lacrime in conferenza stampa dopo l’inaspettata sconfitta al primo turno degli Australian Open contro il finlandese Emil Ruusuvuori. Il transalpino sta vivendo un momento difficile di stress e frustrazione, con la vittoria che manda addirittura da un anno.
A cura di Marco Beltrami
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Gael Monfils letteralmente disperato. Il tennista francese dopo la sconfitta nel primo turno degli Australian Open contro Emil Ruusuvuori non è riuscito a trattenere le lacrime in conferenza stampa. Il classe 1986 sta vivendo un periodo di forte stress e crisi, legato ai risultati deludenti: l'attuale numero 11 della classifica Atp non vince una partita nel circuito da quasi un anno.

Tra i risultati più sorprendenti della prima giornata di partite degli Australian Open c'è la sconfitta di Gael Monfils, undicesimo giocatore al mondo e decima testa di serie del torneo, contro il finlandese Emil Ruusuvuori, 86° nella classifica Atp. Dopo una battaglia di 5 set, con tanti errori nei momenti decisivi, l'esperto transalpino si è arreso all'avversario, allungando ulteriormente il suo digiuno di vittorie.

Gael Monfils infatti è reduce da una striscia negativa molto lunga, di poco meno di un anno. L'ultima vittoria in un torneo Atp risale addirittura al 27 febbraio 2020 quando s'impose sul connazionale Gasquet nei quarti di finale del torneo di Dubai. Da allora una sequela di battute d'arresto, compresa la penultima all'ATP Cup contro il nostro Matteo Berrettini. Falloso e irriconoscibile, Monfils in Australia ha probabilmente patito come molti colleghi la lunga quarantena, con la frustrazione per la sconfitta che si è palesata attraverso le lacrime davanti ai microfoni.

Monfils ha provato a spiegare il suo momento no, ma ha dovuto fare i conti con le emozioni: "Non ho fiducia. Non mi sento bene, si vede. Non ho bisogno di aggiungere altro. È complicato, non ho fiducia. Gioco male, non riesco a  servire, non riesco più fare un dritto, faccio errori. Sono 6 metri dietro, gioco sui teloni. Mi fa male perché lavoro molto ma non funziona". Come uscire da questa situazione? Monfils tra un singhiozzo e l'altro, parla anche dei consigli di sua madre, il suo coach: "Come uscirne? Ti dò la sua semplice frase: mi dirà che dobbiamo continuare ad allenarci".

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