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Medvedev avverte: “In futuro potrei boicottare i match”. Non vuole compromessi

Medvedev eliminato subito a Cincinnati e oggi numero 15 del ranking ATP, critica gli orari mattutini dei match: per Medvedev scendere in campo alle 11 è “una follia mentale.
A cura di Marco Beltrami
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Daniil Medvedev vive una fase complicata della carriera e non riesce a replicare i risultati del passato, nemmeno sul veloce. Anche a Cincinnati il tennista russo è uscito di scena subito, senza nascondere le sue difficoltà. Il numero 15 del mondo non si è mai fatto problemi a esprimere le sue sensazioni, andando anche controcorrente. Lo ha fatto anche in merito all’argomento relativo agli orari delle partite, a modo suo.

Medvedev e i problemi degli orari delle partite

Si è discusso molto nelle ultime settimane delle difficoltà legate agli inevitabili cambiamenti di programmazione dei match. Il maltempo e il prolungamento degli incontri precedenti hanno spesso causato slittamenti di ore che hanno messo in difficoltà i tennisti, costretti a stravolgere i loro programmi. Molti giocatori, programmati per scendere in campo relativamente presto, si sono ritrovati a giocare ore dopo, passando dalla sessione mattutina a quella serale.

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Medvedev pensa di boicottare le partite in futuro

Medvedev però non sembra essere particolarmente dispiaciuto dal fatto di non giocare la mattina presto. Andando un po’ controcorrente rispetto ai suoi colleghi, il giocatore russo ha spiegato il suo punto di vista, ovvero il poco gradimento per gli orari mattutini dei match. Come riportato dal Guardian, Medvedev non vuole scendere in campo troppo presto, preferendo evitare l’idea di iniziare subito la giornata.

Queste le sue parole, con tanto di minaccia di boicottare i match: "Oggi parlavo con il mio team. Ho detto: ‘Quando avrò 35 anni, potrei semplicemente boicottare i match delle 11 del mattino’. Sarà tipo: ‘Non vengo. Walkover (ritiro, ndr)’. Ovvero: ‘Eh, non mi sono svegliato. Scusate, ragazzi’. Secondo me le 11 sono un orario troppo presto. Devi svegliarti alle 6:30 del mattino, mentre se giochi di sera ti svegli alle 9. Quindi cambia completamente la prospettiva della partita. È una follia a livello mentale’". D’altronde, anche a Cincinnati, a causa della pioggia, i cambiamenti di orario sono stati costanti.

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