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Australian Open

L’urlo di Berrettini fa tremare gli Australian Open: “Alcuni di voi non sono amanti del tennis”

Matteo Berrettini dopo aver battuto Monfils conquistando la semifinale degli US Open si è lasciato andare ad un’esultanza rabbiosa prendendosi poi la rivincita nell’intervista post-partita.
A cura di Marco Beltrami
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L'urlo di Matteo Berrettini fa tremare la Rod Laver Arena. Il tennista italiano ha vinto un match epico contro Gael Monfils ai quarti degli Australian Open, raggiungendo così la semifinale contro Rafa Nadal. In vantaggio di due set, la testa di serie ha dovuto fare i conti con il ritorno del francese abile a rimettere il risultato in parità. Nel quinto parziale, Berrettini è riuscito a risollevarsi a livello mentale e fisico, e proprio come accaduto contro Alcaraz, ha schiantato Monfils. E l'esultanza di Matteo è stata rabbiosa, con la volontà di togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di quei tifosi che lo hanno infastidito nel corso del match.

In più di un'occasione infatti Berrettini si è lamentato con il giudice di sedia, per l'atteggiamento di alcuni spettatori che non hanno aspettato la fine del punto per esultare o parlare. Una situazione che abbiamo visto spesso nella prima settimana degli Australian Open. L'arbitro è stato costretto a richiamare a più riprese il pubblico indisciplinato, con tanto di minacce degli steward ad allontanare i responsabili dall'impianto. Dopo aver concretizzato il match-point, Berrettini ha fatto un gesto con l'indice come a dire "Io ci sono, io sono qui" e poi si è portato lo stesso dito all'orecchio urlando in maniera sempre più forte "Non vi sento!".

Dopo il saluto molto caloroso con l'avversario, il vincitore del match si è concesso alla classica intervista in campo. Mentre parlava al microfono, uno spettatore ha urlato qualcosa di incomprensibile. Una situazione che ha fatto il paio con quelle andate in scena durante il match, che ha spinto Berrettini con la sua proverbiale correttezza a pronunciare parole perentorie: "Ci sono tantissime persone, ma alcune di queste mi sembra che non siano fan del tennis. Bisogna sempre essere rispettosi ma, va bene. Ho vinto e sono contento".

Non vuole rovinare questa giornata e questi momenti con le polemiche Matteo, molto stanco e provato da una battaglia finita nella notte australiana. Ora è il momento di riposarsi, in attesa della sfida di venerdì contro Rafa Nadal. Un pensiero che ha accompagnato Berrettini anche durante il match: "Se ho pensato alla semi? Un pochino sì, il tennis è così, ma poi lui ha iniziato a giocare meglio. Ritroverò Rafa proprio come agli US Open 2019, quella fu na partita molto dura. La mia prima semifinale e non sapevo cosa aspettarmi. Sarà una gran battaglia, e anche lui dovrà riposarsi, poi è un pochino più vecchio di me. Ma ha più esperienza".

Inevitabile poi una battuta sul connazionale Sinner che affronterà Tsitsipas nella speranza di regalare all'Italia, due tennisti nella semifinale degli Australian Open. Berrettini non si perderà il match: "Sinner? Sono un suo amico, ma sono amico anche di Tsitsipas, ma ovviamente spero che vinca Jannik. È uno dei migliori del mondo e sarà un bel match. Non farò nient'altro in camera e guarderò il match".

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