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La rivincita di Anisimova a Wimbledon: “Quando smisi mi dissero che non sarei mai più tornata al top”

Amanda Anisimova giocherà la finale di Wimbledon contro Iga Swiatek. Un anno fa a Wimbledon perse nelle qualificazioni. L’americana era crollata in classifica dopo una lunga pausa, dovuta al burnout.
A cura di Alessio Morra
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La finale femminile di Wimbledon la disputeranno Iga Swiatek, cinque volte già campionessa Slam, e Amanda Anisimova, che un anno fa a Wimbledon perse nelle qualificazioni. Quella della giovane tennista americana è una storia di rinascita, una storia che potrebbe avere un clamoroso e meraviglioso lieto fine, ma che già adesso dà un enorme sorriso ad Anisimova, che negli ultimi anni ha dovuto superare mille difficoltà.

La resurrezione di Anisimova, ora in finale a Wimbledon

Classe 2001, 24 anni li compirà a fine agosto. Anisimova si appresta a disputare la prima finale Slam della sua carriera. Ha giocato un torneo magnifico, sotto traccia nei primi turni ha demolito Sabalenka, la numero 1, in semifinale. Il suo splendido sorriso lo ha mostrato in conferenza stampa, dove con orgoglio ha parlato del suo percorso, durissimo, e irto di difficoltà.

La finale a Wimbledon ha un valore enorme, non solo dal punto di vista tennistico: "Quando mi sono fermata, quando ho preso la pausa, in molti mi hanno detto: ‘Non tornerai mai al top se rimarrai lontana dal tennis per così tanto tempo. Non è stato facile accettarlo. Volevo tornare e ottenere grandi risultati, e ho sempre sognato di vincere uno Slam. Questo risultato dimostra tanto e penso di essere riuscita a trasmettere un messaggio molto speciale. Tutto questo significa molto".

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La carriera di Anisimova si stoppa nel 2023

La storia di Anisimova è nota a chi segue il tennis a trecentosessanta gradi. Fortissima già da ragazzina, nata negli Stati Uniti da una famiglia di origini russe, rapidamente arriva al grande tennis. A 17 anni raggiunge la prima semifinale Slam, al Roland Garros, le viene predetto ulteriormente un grande futuro. Purtroppo per lei la sua vita è costellata da una grave perdita, perché pochi mesi dopo il papà viene a mancare, a soli 52 anni. Il tennis passa in secondo piano, torna a giocare, fa fatica, nel 2022 ottiene i quarti a Wimbledon, sempre lo step per il ritorno al vertice, invece nel 2023 annuncia una pausa dal tennis per affrontare problemi di salute mentale e il cosiddetto burnout.

La pausa di 8 mesi e i dipinti ispirati a Van Gogh

Non gioca per otto mesi. Quando ritorna la classifica è quella che è: Anisimova è costretta a ripartire dalle qualificazioni. Nel frattempo, però, nella pausa, per provare a lenire le ferite si iscrive per un semestre a corsi universitari d'arte. Inizia a dipingere, espone e vende i suoi dipinti, ispirati a Van Gogh.

Nel 2024 Anisimova perde nelle qualificazioni di Wimbledon, ora è in finale

Un anno fa a Wimbledon si presentò e perse nelle qualificazioni da Eva Lys, tedesca che quest'anno ha perso subito. Il 2025 è stato l'anno della rinascita, ha vinto a Doha il primo titolo WTA ed è salita al dodicesimo posto, dalla prossima settimana sarà nella top ten, che avrà un valore enorme per l'americana, che quando si metterà un attimo a pensare, che vinca o perda la finale di Wimbledon, potrà sorridere in modo maestoso.

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