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La carriera di Murray è sempre a rischio: “Un infortunio potrebbe significare la fine”

Andy Murray ha avuto un buon finale di stagione, lo scozzese è fuori dai primi 100, ma spera di tornare ancora in alto. Deve però fare i conti con il suo fisico.
A cura di Alessio Morra
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In questa stagione Andy Murray ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, di che pasta è fatto. Lo scozzese è lontano anni luce dai livelli altissimi che lo hanno portato a chiudere al numero 1 del mondo nel 2016, ma con una tigna, una forza di volontà unica ha dato spettacolo, giocando una serie di partite fenomenali, ha battuto Jannik Sinner pochi giorni fa, ha dato vita a un testa a testa clamoroso con Tsitispas agli US Open, ha battuto Hurkacz, il numero 7 del mondo, ma a causa del suo fisico non ha fatto mai molta strada nei tornei e ora che la stagione è finita il due volte vincitore di Wimbledon candidamente dice che la sua carriera è appesa a un filo, un altro infortunio potrebbe metterlo fuori gioco definitivamente.

A Stoccolma a un certo punto ha sognato in grande, in particolare dopo aver sconfitto Sinner, ma ha dovuto fermarsi ai quarti di finale, battuto dall'americano Tommy Paul. Tanti alti ma anche tanti bassi per Murray che con grande lucidità ha analizzato la parte finale della sua stagione e detto pure che un infortunio potrebbe fermarlo in modo definitivo: "Ho ancora molto dare su un campo da tennis. Non so quante volte ancora riuscirò a giocare a livelli alti, ma è chiaro che posso battere i migliori. Se il mio corpo rimane sano sono in grado di andare molto avanti in un torneo e avere un ritmo maggiormente competitivo, penso di poter tornare al top.  So che un infortunio in più potrebbe voler dire la fine, voglio sfruttare al massimo ciò che mi è rimasto".

Andy Murray ha chiuso la stagione 2021 tra i primi 100, considerando per la Race, mentre è fuori dai primi 130 nella classifica ATP reale, che però è modificata a causa del Covid e che penalizza chi in passato era in ritardo in classifica. Il suo bilancio stagionale è stato di 13 vittorie e 13 sconfitte nei tornei del circuito maggiore, raggiungendo i quarti a Metz e Stoccolma e il terzo turno a Wimbledon e Indian Wells.

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