Il primo incontro di Kyrgios dopo quattro mesi dura solo 58 minuti e finisce mestamente

Meno di un'ora, 58 minuti. Tanto è durata la partita di Nick Kyrgios che all'Atp 500 di Washington era tornato a giocare da professionista sul cemento americano dopo ben 122 giorni di assenza dai campi. L'ex numero 13 del mondo non si esibiva dalla sua eliminazione al secondo turno del Miami Open a marzo e aveva saltato anche la stagione sull'erba. "Il ginocchio è cotto", ha scritto in una storia su Instagram al termine del doppio condotto assieme a Gael Monfils. "Siamo stati spazzati via e io giocavo si una gamba sola", ha aggiunto in un altro messaggio assieme al 38enne francese. È finita malissimo al primo turno o addirittura (secondo i più acerrimi detrattori) prima ancora di cominciare, considerata la durata, l'andamento del match e il punteggio (6-2, 6-2) incassato senza colpo ferire per mani del monegasco Hugo Nys e del francese Edouard Roger–Vasselin.
Le condizioni fisiche precarie di Nick Kyrgios
Impacciato, imballato, a disagio. Così è apparso il tennista di Canberra che aveva sfruttato i benefici del ranking protetto per essere nel tabellone del singolare del Citi DC Open e una wild card per fare coppia con Monfils. Dal primo percorso si è subito ritirato, dal secondo è uscito subendo una sconfitta cocente. Durante il confronto Kyrgios è apparso visibilmente in difficoltà per le condizioni fisiche precarie che dal 2022 in poi (quando raggiunse la finale di Wimbledon) la curva di rendimento è colata a picco. Quell'anno si concluse con il suo ritiro da una partita a Tokyo per un infortunio al ginocchio e da allora ha giocato solo 10 partite (sei singolari, quattro doppi) raccogliendo due vittorie nel tour.
La guerra social del tennista australiano contro Sinner
Dopo i problemi al polso, che nel 2023 lo costrinsero all'operazione, è scivolato progressivamente dietro le quinte del tennis giocato (è attualmente 640° nel ranking Atp), riciclandosi in quello parlato nelle vesti di opinionista tv e di commentatore molto attivo sui social, in particolare per le azioni di censura nei confronti di Jannik Sinner in seguito al caso Clostebol e all'accordo con la Wada sulla sospensione di tre mesi.
Ma il numero uno al mondo non è stato l'unico a finire nel mirino di Kyrgios, che ha usato accenti molto forti anche nei confronti di Rafa Nadal e Novak Djokovic ("la carriera finirà presto non credo che giocherà più di un altro anno"). In buona sostanza, l'australiano fa parlare di sé solo per le esternazioni che rimbalzano attraverso i suoi profili ma sarà comunque incluso nella lista ufficiale degli iscritti agli US Open di New York, dove è anche previsto che giochi nella nuova formila del doppio misto insieme alla tre volte vincitrice di un Major, Naomi Osaka.