Gli scatti d’ira di Moutet contro l’arbitro, spacca la racchetta e urla: “Senti, dimmi una cosa”

Corentin Moutet ha un problema con la gestione della rabbia. L'ultima follia del tennista francese risale alla partita del torneo di Stoccarda con Alexander Zverev: nervoso per la sconfitta al secondo turno contro il numero 3 al mondo, se l'è presa con l'arbitro che, a suo dire, non aveva fatto niente per arginare il tifo a favore del tedesco e ha spaccato in due la racchetta. L'uscita di scena è di basso profilo ma "scontata", non è certo la prima volta che il giocatore transalpino di abbandona ad atti del genere, facendo spesso parlare di sé per le reazioni isteriche, i battibecchi con gli avversari e atteggiamenti sopra le righe (proprio come accaduto a margine del sfida con Fognini che gliene ha dette quattro).
Lo scatto d'ira di Moutet, perde e rompe la racchetta
Cosa è successo questa volta? L'episodio che ha provocato il cedimento emotivo di Moutet s'è verificato in occasione del tie-break del secondo set: è stato allora che il francese ha avuto l'opportunità di trascinare l'incontro al terzo set ma non ha saputo sfruttarla gettando alle ortiche la sua chance di servizio. Un errore non forzato (risposta di dritto troppo lunga) ha consegnato il successo all'avversario e, contestualmente, scoperchiato il vaso di Pandora delle emozioni.
Il francese se la prende con l'arbitro: "Cosa hai fatto finora?"
È quello il momento clou dell'incontro che aggiunge un'altra tacca alla lista di ribellioni improvvise: in un impeto di frustrazione per aver mancato un set point, Moutet ha distrutto la racchetta e rivolto la sua rabbia verso l'arbitro, Fergus Murphy. Perché ce l'aveva con lui? Non contestava decisioni di gioco ma un certa acquiescenza rispetto alle intemperanze dei tifosi tedeschi che sostenevano Zverev (originario di Amburgo): "Senti, dimmi una cosa… non hai fatto niente per tutto il giorno", ha detto ad alta voce.
L'ultimo atteggiamento sopra le righe: battibecco con Fognini
Il comportamento conflittuale di Moutet durante la partita contro Zverev è arrivato pochi giorni dopo la stretta di mano con Fabio Fognini. Un gesto finito sotto i riflettori per la reazione dell'italiano che gli ha detto: "Piccolo maiale… guardami in faccia". Qualcosa di simile era accaduta anche durante un incontro contro Alexander Bublik all'Arizona Tennis Classic: pure allora ci furono momenti di forte tensione.
Quanto a Zverev insegue il suo primo titolo sull'erba questa settimana dopo le amarezze nel recente Roland Garros (più in generale negli appuntamenti del Grande Slam della stagione) e prima dell'evento Wimbledon: lo attende lo scontro nei quarti di finale con l'americano Nakashima.