Dopo il malessere di Sinner e i ritiri per il caldo l’ATP pronta a cambiare le regole: “Stiamo valutando”

I crampi accusati da Jannik Sinner a Shanghai ma non solo. Tanti, troppi i malesseri che si sono diffusi tra i tennisti impegnati in questi giorni in Asia. Dopo il KO del n.2 al mondo contro Griekspoor è arrivato il malore per Novak Djokovic, i fastidi e le accuse di Holger Rune e di altre decine di atleti fino al ritiro di Emma Raducanu nel Wuhan Open. Troppe situazioni oltre il limite per non far nulla e così anche l'ATP ha dovuto ammettere che il problema c'è, esiste e si deve porre rimedio anche a costo di cambiare le regole: "Stiamo valutando, il benessere degli atleti è la nostra priorità".
La situazione generale è davvero critica per i tennisti impegnati in Asia, con temperature altissime che superano anche i 30 gradi in campo e con un tasso di umidità proibitivo, oltre l'80%. Tutto ciò sta provocando crisi e ritiri negli atleti stremati d condizioni atmosferiche "ingiocabili" a tal punto da smuovere anche i vertici ATP, l’associazione del tennis professionistico che sta valutando ufficialmente l’introduzione di una policy ufficiale contro il caldo estremo. E lo ha confermato attraverso una nota ufficiale a Reuters.
La nota ATP sulla possibilità di nuove regole: "La situazione è in fase di revisione attiva"
"La situazione è ancora in fase di revisione attiva e sono attualmente in fase di valutazione misure aggiuntive, tra cui l'implementazione di una politica ufficiale sul caldo, in consultazione con giocatori, tornei ed esperti medici", hanno fatto sapere i vertici del tennis internazionale. "La sicurezza dei giocatori rimane una priorità assoluta per l'ATP. Parallelamente" continua la mail giunta alla Reuters, "il team dei servizi medici dell'ATP adotta diverse misure in caso di caldo estremo, per contribuire a proteggere la salute dei giocatori durante la competizione".
Il protocollo attuale ATP sul caldo: decide un supervisore presente in loco
Secondo le normative attuali ATP, le decisioni sulla sospensione del gioco a causa di condizioni meteorologiche avverse, tra cui anche il caldo estremo o una elevata umidità che mettano in difficoltà gli atleti in campo, spettano unicamente ad un supervisore presente in loco. Quest'ultimo ha il compito di coordinarsi con i vari team medici presenti sul posto e con le autorità locali. La necessità di una regola formale sul problema caldo era già emersa quest'estate durante il torneo di Cincinnati: Arthur Rinderknech era crollato in campo durante una partita in condizioni soffocanti prima di abbandonare e dare la vittoria a Felix Auger-Aliassime.