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Australian Open

Djokovic disarmato dopo la sconfitta con Sinner, così non si era mai visto: “Sono scioccato”

Dopo la sconfitta contro Sinner nella semifinale degli Australian Open, Novak Djokovic è sembrato molto provato.
A cura di Marco Beltrami
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Novak Djokovic non si dà pace dopo la pesante sconfitta contro Jannik Sinner nella semifinale degli Australian Open. Il tennista numero uno al mondo è rimasto molto colpito soprattutto dal suo livello: a memoria non ricorda infatti una peggiore partita disputata in uno Slam.

Si è complimentato con il suo avversario che ormai conosce bene e al quale ha dato in passato consigli preziosi, e poi si è presentato subito in sala stampa per parlare del suo match. Non ha usato filtri o giri di parole l'irriconoscibile Djokovic che ha dichiarato: "Jannik mi ha completamente battuto…. Sono rimasto scioccato dal mio livello… questa è stata una delle peggiori partite del Grande Slam che abbia mai giocato. Almeno questo mi ricordo".

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Sinner ha avuto il merito di regalare un dispiacere a Djokovic agli Australian Open più di 2000 giorni dopo l'ultima sconfitta. Si interrompe così una fortunata striscia culminata in 10 titoli vinti: "Ho molto di cui essere orgoglioso di ciò che ho ottenuto qui. Tutte le cose finiscono. Ho vinto qui senza giocare così bene. Ho la possibilità di tornare e giocare qui almeno un’altra volta.”

In realtà anche nei giorni scorsi Djokovic aveva avuto sentore che le cose non stessero andando bene in Australia. Nole non stava giocando bene e percepiva il tutto: "Ad essere sincero, durante l'intero torneo non ho mai giocato al meglio delle mie possibilità. Forse la partita contro Mannarino è stata fantastica, ma la maggior parte delle partite non le ho giocate all'altezza del modo in cui gioco normalmente qui in Australia. Quindi in un certo senso mi ha sorpreso: non pensavo che sarebbe stato poi così male nei primi due set. Ma d'altro canto non mi sono sentito veramente me stesso in campo durante questo torneo. Si può dire che la semifinale è un grande risultato, ovviamente, ma mi aspetto sempre, il massimo da me stesso, e non doveva andare così oggi".

E a proposito del confronto con Sinner, che ora lo ha battuto per la terza volta da novembre: "Colpisce la palla molto forte sia dal diritto che dall'angolo del rovescio. È famoso per questo, dà solo schiaffi sulla palla, sai, gioca molto veloce, ama essere aggressivo. Penso che il suo servizio sia migliorato molto. Affronta le rotazioni molto bene e penso che abbia anche aumentato la velocità.  Insomma è migliorato anche a livello mentale. Sapete, era sempre molto calmo, molto composto in campo, ma penso che forse abbia faticato a vincere le partite importanti, nei momenti importanti. Ma ora le cose stanno andando bene per lui".

Grandi meriti al suo team e in particolare a Cahill: "Ovviamente Darren Cahill, che è un allenatore molto esperto e qualcuno che ha lavorato con ex numeri 1 al mondo, è una persona molto utile da avere al proprio fianco sai, dal lato mentale delle cose, ovviamente, insieme a tutto il resto. altro. Ha una grande squadra, è su un ottimo percorso. Tra un paio di giorni avrà la possibilità di vincere il suo primo Grande Slam".

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