video suggerito
video suggerito
Nitto ATP Finals Torino 2025: news sul torneo di tennis

Cosa sono le fasce nere sotto le ginocchia di Alcaraz: fermano il flusso sanguigno, ci sono rischi

Carlos Alcaraz è stato visto allenarsi a Torino con delle fasce nere poste sotto le ginocchia: cosa sono e a cosa servono.
A cura di Paolo Fiorenza
21 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Carlos Alcaraz, impegnato in questi giorni nelle ATP Finals, è stato visto allenarsi a Torino con delle fasce nere poste sotto le ginocchia. Qualcosa di non nuovo per il 22enne spagnolo, il cui preparatore atletico e fisioterapista Juanjo Moreno – che ha iniziato a lavorare con lui nel 2018, contemporaneamente all'arrivo di Juan Carlos Ferrero come coach – lo ha spinto a utilizzare il metodo chiamato BFR, acronimo che sta per Blood Flow Restriction, ovvero "restrizione del flusso sanguigno". Si tratta di una tecnica di allenamento, ma anche di riabilitazione post infortunio, che limita temporaneamente la circolazione di sangue in un arto durante alcuni esercizi non particolarmente pesanti, stimolando l'ipertrofia e la forza muscolare. Una metodologia che peraltro bisogna ‘maneggiare' con attenzione, visto che può comportare dei rischi.

Carlos Alcaraz usa le "fasce di occlusione" in allenamento dal 2023

Alcaraz quando indossa le bende alle ginocchia si limita a fare mobilizzazione degli arti inferiori, così come fa alcuni esercizi a basso carico quando invece le porta sopra il gomito. Insomma, niente sessioni coi pesi o allenamenti in campo con la racchetta mentre utilizza le "fasce di occlusione". Carlos ha iniziato a usarle nel 2023 sul braccio destro, in seguito le ha usate più volte su entrambe le braccia, e nelle ultime settimane le ha impiegate anche sulle gambe, sia nelle sessioni in palestra a Murcia che in quelle di preparazione al torneo di Parigi, e adesso a Torino.

Come funzionano le bande BFR: creano "ipossia controllata" nel muscolo, ma ci sono rischi

Queste fasce lavorano, secondo lo standard dell'allenamento BFR, praticando una restrizione parziale del flusso arterioso (tipicamente al 40-80% della pressione, per permettere un afflusso minimo di sangue ossigenato verso un arto) combinata con un'occlusione del flusso venoso (ovvero quello di ritorno al cuore). Questo crea un ambiente di "ipossia (carenza di ossigeno) controllata" nel muscolo, stimolando l’ipertrofia e la forza anche con carichi leggeri.

È evidente come un uso sbagliato, ‘caricando' troppo la restrizione del flusso sanguigno, o anche uno stato di predisposizione di un'atleta a problematiche circolatorie e vascolari, possano portare a gravi rischi per la salute di chi ricorre alle bende in questione. Se la fascia è troppo stretta e il blocco del flusso arterioso va oltre la soglia, c'è il pericolo di ischemia e danno ai tessuti. Così come tenere le bende troppo a lungo può causare altri problemi.

Carlos Alcaraz durante il match delle Finals vinto a Torino contro Taylor Fritz
Carlos Alcaraz durante il match delle Finals vinto a Torino contro Taylor Fritz

"Alcaraz le usa come precondizionamento ischemico"

Il quotidiano iberico ‘El Mundo' ha chiesto lumi al riguardo a Pedro Valenzuela, ricercatore presso l'Ospedale 12 de Octubre di Madrid: "Le fasce di restrizione sanguigna sono emerse decenni fa nel campo della riabilitazione da infortuni, perché si è scoperto che possono fornire lo stesso stimolo a un muscolo utilizzando un peso inferiore. Una persona che può sollevare solo 20 kg nello squat a causa di un infortunio può simulare uno sforzo di 100 kg con le fasce BFR sulle gambe. Interrompendo il flusso sanguigno al muscolo, si induce comunque ipossia muscolare, anche se il peso è inferiore. Dalla riabilitazione, il loro utilizzo si è diffuso alle palestre, perché la restrizione sanguigna facilita l'ipertrofia, e più recentemente hanno raggiunto gli sport di squadra, in particolare gli sport di resistenza. Ci sono già molti ciclisti perfettamente sani che usano questo tipo di fasce sulle gambe per forzare uno sforzo extra, anche durante i ritiri di allenamento in altura".

Secondo Valenzuela, Alcaraz ‘forza' molto la restrizione della pressione arteriosa "se usa le fasce prima delle sessioni di allenamento per un Grande Slam o per queste finali ATP". In questo caso, si tratta di "precondizionamento ischemico", ovvero l'obiettivo è preparare i muscoli e i vasi sanguigni a tollerare meglio lo stress successivo, come uno sforzo intenso, una partita o un allenamento esplosivo.

"Vengono utilizzate le stesse fasce, ma in questo caso la pressione è maggiore – spiega Valenzuela – Invece di limitare il flusso sanguigno, la circolazione viene completamente interrotta per un massimo di cinque minuti, in modo che il muscolo generi sostanze vasodilatatrici come l'ossido nitrico, e quando le fasce vengono rimosse, si verifica iperemia, il che significa che più sangue affluisce ai muscoli. Questo migliora i livelli di ossigeno nel sangue, la mobilità e fornisce anche un effetto analgesico".

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views