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Boris Becker racconta cosa ha fatto Djokovic per lui: “Non me l’aspettavo, non lo dimenticherò mai”

La sua caduta in disgrazia, con i mesi passati in carcere, è servita a Boris Becker per capire che solo “il 5%” dei suoi amici erano davvero tali: tra loro Novak Djokovic, che fece qualcosa che “non dimenticherà mai”.
A cura di Paolo Fiorenza
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A Boris Becker il carcere, quello vero – dove rischi di trovare un assassino che vuole farti fare la stessa fine – non ‘ammorbidito' da possibili privilegi generosamente concessi a uno sportivo così famoso, è servito per capire una cosa: "Solo quando sei in difficoltà scopri davvero chi è con te. Non sono uno che vuole che tutti vadano in prigione per scoprire chi sono i veri amici. Quello che sto dicendo è che hai solo un gruppo molto piccolo di persone che si preoccupano di te. Io so oggi chi erano i miei amici e chi non lo era. Quando sono stato condannato me ne sono rimasti il 5%". E tra questi c'era Novak Djokovic, da lui allenato dal 2013 al 2016, un fortunato sodalizio durante il quale il campione serbo ha vinto 6 dei suoi 24 titoli del Grande Slam e ha mantenuto ininterrottamente il numero uno del ranking mondiale per quasi due anni. Oggi Becker ricorda con grande trasporto emotivo cosa fece Djokovic per lui: parole di appoggio pubblico quando la sua popolarità era al minimo per le sue vicende giudiziarie.

Cosa disse Djokovic di Becker quando il tedesco era in carcere

Si stava giocando il Roland Garros del 2022, da lui vinto l'anno prima, e Djokovic in conferenza definì Becker parte della sua famiglia, aggiungendo che il suo cuore "sanguinava" per tutto quello che stava accadendo al suo ex coach. Il mese prima il campione tedesco era stato condannato a due anni e mezzo di carcere per quattro capi d'imputazione legati alla bancarotta fraudolenta: secondo l'accusa, aveva nascosto beni per un valore di circa 2,5 milioni di sterline, tra conti bancari, trofei e proprietà.

Boris Becker e Novak Djokovic nel 2019: tra loro c’è un tuttora un grande rapporto
Boris Becker e Novak Djokovic nel 2019: tra loro c’è un tuttora un grande rapporto

Dopo circa 8 mesi di detenzione nel Regno Unito, Becker fu rilasciato anticipatamente ed espulso dal Regno Unito in base a una procedura applicabile agli stranieri condannati, che consente di scarcerarli prima del tempo in caso di condanne inferiori a 4 anni, a condizione appunto che vengano espulsi dal Paese e non vi rientrino senza permesso. Dopo il ritorno in Germania, Boris è tornato a vivere liberamente, reinventandosi come commentatore sportivo e consulente tecnico, e ha partecipato a documentari e interviste sul quel periodo drammatico della sua vita.

Becker ricorda quelle parole che gli diedero forza: "Non me lo aspettavo da Novak, non lo dimenticherò mai"

In una delle ultime, al podcast ‘High Performance', Becker ha ricordato quelle parole inattese di Djokovic, mentre lui si trovava dietro le sbarre: "Novak quell'anno era il campione in carica, che va sempre a fare una prima conferenza stampa, e lui in quella occasione mi ha davvero elogiato, dicendo che persona ero, dandomi forza e supporto. Se parla di te il miglior giocatore al mondo, riecheggia ovunque. Lo ha fatto per aiutarmi a superare una situazione molto difficile. Non me lo aspettavo da Novak, non lo dimenticherò mai".

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