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Alcaraz batte Musetti e chiude il 2025 da numero uno: il primo pensiero è per Sinner

Alcaraz batte Musetti e chiude il 2025 da numero uno del mondo dopo mesi di duello serrato con Sinner.
A cura di Marco Beltrami
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Missione compiuta per Carlos Alcaraz: Lorenzo Musetti battuto in due set alle ATP Finals e certezza di chiudere il 2025 da numero uno del ranking. Un motivo d'orgoglio infinito per il tennista spagnolo, che ha ripercorso subito la sua stagione, ripensando ai momenti difficili, quando vedeva un Sinner imprendibile e quasi imbattibile.

Proprio la rivalità con Jannik rende questo risultato eccezionale per Alcaraz, che ai microfoni di Diego Nargiso, dopo il 6-4 6-1 rifilato a Musetti, ha spiegato: "Per me il numero uno significa il mondo. È sempre un obiettivo. A essere sincero, all’inizio della stagione vedevo quel traguardo davvero, davvero lontano, sai… con Jannik lì, che vinceva praticamente ogni torneo a cui partecipava". Insomma il primo pensiero è stato per il duello con Sinner.

A poco a poco, poi, le cose sono cambiate per Alcaraz, che ha preso coscienza delle sue possibilità, iniziando a ridurre le distanze da Sinner, fermato anche dai tre mesi di sospensione: “Da metà stagione in poi, ho iniziato a pormi come obiettivo il numero uno, perché pensavo che fosse alla mia portata. Ho avuto la possibilità di giocare un ottimo tennis in molti tornei consecutivi, mettendomi nella condizione di essere vicino a Jannik per la vetta del ranking. Negli ultimi tre o quattro tornei dell’anno abbiamo lottato punto su punto per questo posto, e alla fine ce l’ho fatta. Per me significa tutto: il lavoro che abbiamo fatto ogni giorno durante l’intera stagione, tra alti e bassi, rimonte, momenti difficili dal punto di vista tennistico. Sono davvero orgoglioso del mio team e di me stesso".

Da un italiano a un italiano. Per riprendersi il numero uno del mondo, Alcaraz ha dovuto fare i conti con un connazionale di Sinner, come Musetti. Un giocatore che Carlos conosce da sempre e al quale dedica bellissime parole: "Prima di tutto voglio dire che sono davvero felice di vedere Lorenzo giocare alle ATP Finals. Penso che sia un giocatore fantastico da vedere in campo. È davvero talentuoso, può portare ogni stile di gioco in una partita, ed è qualcosa di bellissimo da vedere ogni volta che gioca. Abbiamo giocato insieme sin da quando avevamo 13 o 14 anni, quindi vederci entrambi a questi livelli, per me, è un vero piacere. Ovviamente è molto difficile giocare contro di lui. Come ho detto, può proporre tanti stili diversi, quindi bisogna restare davvero concentrati su ciascuno di essi".

Insomma, difficile per Alcaraz non pensare a questa come a una serata davvero perfetta, in cui tutto è andato come doveva andare.

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