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Scoppia lo scandalo per i crash test manipolati: Daihatsu blocca la vendita delle auto

Scandalo nel mondo automobilistico: la casa giapponese Daihatsu, controllata del gruppo Toyota, è stata costretta ad annunciare la sospensione temporanea delle vendite di tutti i suoi modelli di veicoli dopo che un’indagine indipendente ha individuato numerosi casi di “falsificazione” nei suoi crash test.
A cura di Michele Mazzeo
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Terremoto nel mondo automobilistico travolto dallo scandalo che ha riguardato la casa giapponese Daihatsu che fa parte del colosso Toyota. Il costruttore nipponico si è difatti trovato costretto ad annunciare la sospensione temporanea delle vendite di tutti i suoi modelli di veicoli poiché un'indagine indipendente ha individuato numerosi casi di "manipolazione" nei suoi crash test confermando di fatto quanto era emerso nella scorsa primavera, cioè che erano stati falsificati i risultati dei test di sicurezza su sei dei suoi modelli.

La commissione d'inchiesta indipendente, istituita dalla stessa casa giapponese, oltre a confermare le irregolarità già rilevate in precedenza, ha riscontrato nuove irregolarità in 174 voci all'interno di 25 categorie di test. Dopo questa indagine interna dunque il numero di modelli di auto collegati ai crash test manipolati è ora salito a quota 64, di cui 22 sono venduti da Toyota.

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Un vero e proprio scandalo che dunque coinvolge uno dei più grandi gruppi automobilistici del mondo: non a caso dopo la decisione di bloccare le vendite di tutte le auto prodotte da Daihatsu, il vicepresidente esecutivo di Toyota, Hiroki Nakajima, si è detto rammaricato per non aver riconosciuto il potenziale sovraccarico di produzione da parte della propria controllata. A prendersi la colpa per tutto ciò che è accaduto è stato però  il presidente di Daihatsu, Soichiro Okudaira, che, in una conferenza stampa tenutasi a Tokyo, si è scusato pubblicamente per lo scandalo ammettendo di  aver tradito la fiducia dei propri clienti, riconoscendo che tutto il biasimo ricade sulla sua gestione.

Lo scandalo però non sembra essere concluso qui dato che in Giappone è ora diventato un vero e proprio caso nazionale. A tal proposito infatti  il ministero dei Trasporti, dopo aver ricevuto i risultati dell'indagine della commissione direttamente da Toyota, ha dichiarato che ha già avviato un'ispezione in loco nella prefettura di Osaka (città dove ha sede la Daihatsu) per far luce su questa torbida vicenda dei crash test manipolati dalla casa automobilistica giapponese.

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